Vaia: audizione su tempesta 2018, 867 interventi in due anni
(ACON) Trieste, 14 gen - A poco più di due anni dalla tempesta
Vaia, la macchina dei lavori pubblici di ripristino e prevenzione
viaggia a tutta velocità nella montagna del Friuli Venezia Giulia.
È questo il quadro che emerge dalla dettagliata relazione del
vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo
Riccardi, ai consiglieri della IV Commissione, riuniti oggi in
modalità telematica sotto la presidenza di Mara Piccin (Forza
Italia).
L'audizione era stata richiesta dal consigliere del Pd, Enzo
Marsilio, sulla base di alcune segnalazioni giunte dal territorio
montano. Premettendo che la programmazione per il 2021 sta per
essere definita, e metterà in campo risorse per 95 milioni,
Riccardi si è soffermato sui dati relativi ai piani per il 2019 e
il 2020, dotati di un budget finanziario, rispettivamente, di 160
e 104 milioni di euro, per interventi e ristori ai danneggiati.
Come in tutti i lavori pubblici, bisogna distinguere tra
programmazione, attivazione degli interventi, stanziamento dei
fondi, liquidazione e pagamento. Il vicegovernatore si è
soffermato in particolare sui lavori in capo al sistema
Protezione civile-Comuni. Sono 867 gli interventi programmati nel
biennio 2019-20, con un'ovvia prevalenza di opere (658) nell'anno
immediatamente successivo alla tempesta, quando molti dei lavori
rivestivano il carattere della somma urgenza.
Nel 2019 - l'anno più compiuto ai fini di un primo bilancio
sull'efficienza della macchina pubblica - sono stati attivati 401
interventi, con lo stanziamento di più di 117 milioni. E 87 di
questi 117 milioni sono già stati fatturati: gli importi pagabili
sono 82,5 milioni, quelli pagati ammontano a 76 milioni.
Significa, in sostanza - ha reso noto Riccardi - che il 93 per
cento degli importi è stato pagato.
Inferiori naturalmente le cifre già fatturate sui 67 milioni di
interventi relativi al 2020, pur con una percentuale
significativa (72%) di pagamenti effettuati rispetto agli importi
liquidati. La certificazione di collaudo infine, l'ultimo
passaggio di ogni opera pubblica, è già stata effettuata per 362
interventi sui 658 in capo all'esercizio 2019.
L'attenzione della Commissione si è concentrata poi sulle
ricadute di questi lavori sull'economia regionale. In altre
parole, sull'impiego di imprese locali nei cantieri post-Vaia.
Enzo Marsilio e Mariagrazia Santoro, consiglieri del Pd, hanno
chiesto informazioni all'assessore, auspicando il massimo impiego
di aziende legate al territorio. "Nel 2019 hanno lavorato 253
imprese, nel 2020 sono state invece 132. E scorrendo rapidamente
l'elenco - ha osservato Riccardi - mi sembra che ci siano state
ricadute importanti sul nostro sistema locale".
Il vicegovernatore condivide l'orientamento a utilizzare ditte
locali, ma ha voluto precisare che esistono dei limiti di legge
"in quanto la titolarità della procedura è in capo al Rup, il
responsabile unico di procedimento. Quindi noi possiamo anche
intervenire, ma l'ultima parola spetta al Rup. Non possiamo
andare al di là della moral suasion e dell'appello al buon senso.
Per poter fare di più bisognerebbe riformare il decreto
legislativo 29".
L'altro tema emerso in Commissione è quello dei lavori di
prevenzione. Tutti davvero utili e necessari? Se lo è chiesto
Furio Honsell, consigliere di Open Fvg, a proposito della nuova
viabilità nella zona del rifugio Marinelli, "che rischia di
risultare inappropriata dal punto di vista della tutela del
paesaggio di montagna". Una tesi non condivisa in linea di
principio da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) e da Elia Miani
(Lega), che hanno richiamato la necessità di nuova viabilità e di
interventi preventivi.
"So che quella di Paluzza è stata una vicenda discussa - ha
spiegato Riccardi - ma si è agito sulla base di una segnalazione
della Direzione delle foreste, che ritiene necessario quel
collegamento. E l'opera è stata autorizzata dalla Direzione
dell'ambiente". Il vicegovernatore ha infine accolto l'appello di
Marsilio a vigilare sulle condizioni precarie di alcune aree
boscose, invitandolo a sollecitare le segnalazioni da parte dei
sindaci, prime sentinelle sul territorio.
ACON/FA-fc