Energia: Capozzella (M5S), no a inutili dispute su montagna pordenonese
(ACON) Trieste, 16 gen - "Non è il momento per dispute, ricorsi
e impugnazioni al fine di spartirsi il territorio e decidere se
avere una o due Comunità di montagna. Chiediamo invece ai sindaci
dell'Alto Pordenonese di mettere da parte le divisioni in nome
della posta in gioco che deriva dalla legge sulle grandi
derivazioni idroelettriche e dai suoi futuri passaggi".
Lo auspica in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Mauro Capozzella, aggiungendo che "quello che non è
andato nella Uti tra i sindaci non merita di essere ora
rivangato, perché a un amministratore si chiede di discutere solo
ed esclusivamente di progetti e strategie da condividere per il
bene comune".
"Il M5S ha ascoltato e interpretato la voce dei sindaci e dei
Comitati del territorio, che chiedevano con forza un intervento
politico per disciplinare le grandi derivazioni idroelettriche
del Friuli Venezia Giulia. Una partita - sottolinea l'esponente
pentastellato - che vale oltre un miliardo di KWh, pari a circa
il 4% dell'energia elettrica nazionale con impianti di potenza
nominale ben oltre i 330 MW. Questo è un momento storico
importante per la nostra montagna, perché la legge regionale
21/2020, da pochi mesi approvata, porterà finalmente a
disciplinare le nuove assegnazioni delle concessioni".
"Il rinnovo delle concessioni stesse - evidenzia ancora
Capozzella - è un momento importantissimo, caratterizzato da
un'alta posta in gioco che determinerà i prossimi decenni dei
nostri territori montani (ospitanti grandi dighe, invasi e
impianti) che riceveranno da questa regolamentazione grandi
benefici in termini di ripristino dei dissesti ambientali, di
occupazione, di sicurezza, di canoni idrici e di fornitura
gratuita di elettricità. Finora, le concessioni venivano
prorogate tacitamente e i grandi derivatori, che operavano in
base ai vecchi contratti originari, non erano inquadrabili
all'interno delle normative ambientali vigenti, europee,
nazionali e regionali".
"Questa legge regionale, voluta fortemente dal territorio
montano, dai noi promossa e approvata all'unanimità da tutte le
forze del Consiglio regionale, potrà da domani procedere nel suo
iter con la scrittura dei regolamenti. Saranno sentiti
nuovamente i sindaci, per dare concretezza agli articoli della
legge, prima di procedere con le deliberazioni della Giunta.
Un'opportunità unica - così la definisce in conclusione il
rappresentante del M5S - per cambiare il destino della montagna e
che non possiamo assolutamente perdere. Pretendiamo che gli
amministratori locali siano all'altezza del compito, in modo da
suggerire ed elaborare regolamenti chiari e fermi per i futuri
concessionari".
ACON/COM/db