Poste: Zanin, sbloccare situazione che penalizza utenza fragile in Fvg
(ACON) Trieste, 16 gen - "Se Poste italiane non è in grado di
risolvere un grave disservizio che penalizza pesantemente
soprattutto la popolazione meno giovane del Friuli Venezia
Giulia, lo dica chiaramente evitando di illudere un'utenza
costretta a lunghe code davanti a uffici postali periferici
aperti a singhiozzo, con orari estremamente ridotti rispetto alle
reali necessità del territorio. Sarebbe una realtà inaccettabile
ma almeno aiuterebbe tutti a capire dove e come dirigere gli
sforzi nel tentativo di migliorarla".
È la ferma presa di posizione del presidente del Consiglio
regionale, Piero Mauro Zanin, a supporto dell'ennesima denuncia
di Anci Fvg rispetto "a una situazione in evidente stallo quando,
al contrario, era stata presentata come provvisoria e temporanea.
È tempo di fare seguire i fatti alle promosse perché, nonostante
la disponibilità della dirigenza, palesata ancora nell'incontro
che avevo convocato quasi un anno fa, in concreto nulla è
cambiato anche se va sottolineata la cortesia del personale in
forza alle rispettive sedi. A questo punto - prosegue il
presidente - è però lecito temere che la cosiddetta
razionalizzazione del servizio postale sia ormai una realtà
consolidata quanto taciuta".
"Gli effetti di tale atteggiamento da parte di Poste italiane -
prosegue Zanin, molto attivo su queste tematiche fin dalle prime
segnalazioni di inizio 2020 - si vedono soprattutto nei comuni di
media e piccola dimensione dell'intera regione. Non si può
pretendere che la fascia di utenza che è ben lontana dall'essere
composta da nativi digitali si adatti ad operare on line a
discapito del contatto in presenza. Da qui - conclude il
presidente del Cr Fvg - la necessità e il dovere non solo morale
da parte di un gestore nazionale di non abbandonare nessuno al
proprio destino, implementando orari di apertura e personale e,
non da meno, assicurando anche in ogni comune sportelli postamat
pienamente efficienti".
ACON/FC