Scuola: Tosolini (Lega), da Cts e Governo solo parole contraddittorie
(ACON) Trieste, 18 gen - "Le motivazioni di carattere
sanitario, legate ai contagi in ambito familiare e al ruolo
ricoperto dalla fascia che va dai 14 ai 19 anni, hanno portato
non solo il Friuli Venezia Giulia, ma oltre metà delle altre
Regioni italiane, alla decisione di rinviare l'apertura degli
istituti superiori perché, purtroppo, la scuola costituisce un
momento di assembramento".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Lorenzo Tosolini
(Lega), ricordando "le contraddizioni di illustri consulenti del
Governo che parlano a giorni alterni di lockdown totale e di
riapertura delle scuole, di promozione dello smart working da un
lato e di ritorno in presenza a scuola dall'altro".
"La scelta - prosegue l'esponente del Carroccio - vuole prevenire
peggioramenti nei contagi. È sbagliato parlare di lesione ai
diritti, perché lo studio è garantito dalla didattica a distanza,
mentre il diritto alla socialità è purtroppo venuto meno per
tutta la popolazione".
"Sorprende - continua Tosolini - che, proprio nel momento in cui
si sollecitano ulteriori restringimenti, una misura come la
didattica a distanza che comporta meno assembramenti venga
considerata da qualcuno incoerente rispetto all'attuale
situazione che induce alla prudenza".
"È necessario - suggerisce ancora il rappresentante leghista -
che anche il Comitato tecnico scientifico (Cts) inizi a prendersi
le proprie responsabilità e a rispondere delle tante
contraddizioni e dell'incertezza in cui versa il Paese. Nelle
ordinanze del governatore Massimiliano Fedriga viene comunque
conferita un'autonomia organizzativa che consente di realizzare
momenti formativi che prevedono la partecipazione in classe degli
studenti".
"Anche oggi, purtroppo, abbiamo assistito - conclude Tosolini - a
un atteggiamento poco collaborativo dell'Opposizione che, a
parole continua a rivendicare collaborazione, ma nei fatti
polemizza strumentalmente".
ACON/COM/db