RilancImpresa: Bini in Clcv, legge valida in continuità col passato
(ACON) Trieste, 19 gen - Oltre 22 milioni di euro, per un
volume complessivo da 114 milioni di investimenti attivati, sono
andati al finanziamento di progetti sotto forma di incentivi
all'insediamento. Si tratta, però, solo di una tra le misure più
significative introdotte nel primo triennio di applicazione della
legge regionale 3/2015, alle quali vanno affiancati anche i 2
milioni e 600mila euro riservati ai progetti dei cluster e i 12
messi a disposizione per servizi di temporary management, master
di alta formazione, sostegni e servizi, nonché voucher per
l'innovazione.
Questi alcuni dei dati legati all'attuazione di RilancImpresa, la
riforma delle politiche industriali, resi noti dall'assessore
regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, nel corso
dei lavori del Comitato per la legislazione, il controllo e la
valutazione (Clcv), presieduto da Roberto Cosolini (Pd) e riunito
in modalità telematica.
"Sono stati anche stanziati - ha proseguito Bini nel corso della
sua audizione - 27 milioni per le misure a sostegno della
valorizzazione economica dell'innovazione, 23 per le azioni di
ricerca e sviluppo, nonché ulteriori 65 milioni attraverso due
bandi del Programma operativo regionale (Por) legati al Fondo
europeo di Sviluppo regionale (Fesr) per il rilancio competitivo
del sistema produttivo. Infine, 20 milioni sono andati a
finanziare i primi due bandi Por Fesr, finalizzati a sostenere il
consolidamento in chiave innovativa delle piccole e medie imprese
(pmi) con l'introduzione delle Tecnologie dell'informazione e
della comunicazione (Ict)".
Alla prima riunione della gestione Cosolini (che ha appena
ricevuto le consegne dal collega dem Franco Iacop) hanno
partecipato per diretta competenza anche alcuni consiglieri della
II Commissione consiliare permanente, compreso il presidente
Alberto Budai (Lega).
Cosolini ha anche ricordato che il Clcv sarà nuovamente convocato
in una successione occasione per consentire all'assessore e ai
due relatori di presentare la definitiva relazione triennale.
"Questa giornata è tuttavia importante - ha sottolineato - visto
che il Consiglio regionale è impegnato nella discussione di un
provvedimento legislativo che ne è una sorta di evoluzione, il
ddl 123 SviluppoImpresa".
"Si tratta di una relazione articolata - ha precisato Bini - che
deriva da un lavoro corposo da implementare ulteriormente per
giungere a quella triennale e completa. È affidabile e punta a
fornire un quadro aggiornato al completamento dell'iter dei bandi
usciti nell'ultima parte del 2020, quando abbiamo recuperato
preziosi fondi comunitari derivanti dalle premialità (sono stati
aperti due bandi da 18 milioni complessivi). Numerose le azioni
messe in campo fin da inizio legislatura, quando avevamo reputato
positivo il processo di riforma avviato dal provvedimento che ha
erogato risorse importanti, consentendo investimenti
significativi. Una legge valida che ha creato opportunità
imprenditoriali e concreti riflessi sull'occupazione. La riforma
SviluppoImpresa andrà in un certo senso ad aggiornarla e, per
questo motivo, non abbiamo voluto stravolgerne l'ossatura".
La discussione è stata aperta dall'intervento del consigliere
regionale Franco Mattiussi (FI) che ha chiesto indicazioni
precise "riguardo le ricadute in termini occupazionali legate a
questi investimenti pubblici". Stesso tema è stato toccato anche
dal pentastellato Cristian Sergo (M5S) che, oltre ad alcune
considerazioni sui bandi e al numero di domande rigettate, ha
auspicato di conoscere "i dati relativi all'occupazione
diversificati in base ai vari Consorzi presenti in regione".
Simona Liguori (Cittadini) si è invece soffermata "sui 20 milioni
legati ai bandi Posr Fesr per le pmi in tema di Ict: qual è stato
l'esito e come queste innovazioni si sono integrate nella nostra
economia?". Il dem Sergio Bolzonello (Pd) attende invece di
valutare la relazione triennale "che offrirà molti altri dati e
sarà più corposa, soprattutto in tema di occupazione". Massimo
Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha chiesto, infine, ulteriori
elementi in merito "ai procedimenti attivati per soddisfare le
domande di contributo avanzate dalle Pmi".
La seduta ha costituito anche un'utile occasione per proporre a
Bini l'inserimento di una clausola valutativa nel ddl 123
SviluppoImpresa (Disposizioni per la modernizzazione, la crescita
e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economia del Fvg) che,
nei prossimi giorni, passerà al vaglio delle Commissioni
consiliari di merito. Infatti, è il Cr ad avere il compito di
controllare l'attuazione della legge e di valutarne i risultati,
attraverso la relazione presentata dalla Giunta.
"L'obiettivo - ha sottolineato il presidente Cosolini, prima del
nulla osta confermato dallo stesso assessore - è quello di
evitare interpretazioni discordanti e, dopo un primo biennio che
prevede una relazione annuale su risultati ottenuti e criticità
emerse, sembra utile che ne venga presentata una successiva
triennale. Riforme così ampie, infatti, hanno bisogno di
tempistiche adeguate sia per la predisposizione degli interventi,
sia per la loro attuazione e valutazione".
ACON/DB-fc