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SviluppoImpresa: sì IV Comm a distretti, consorzi, riqualificazioni

20.01.2021
13:30
(ACON) Trieste, 20 gen - Parere positivo a maggioranza (astensione delle Opposizioni, nessun voto contrario) della IV Commissione consiliare presieduta da Mara Piccin (FI) alle parti di competenza del disegno di legge 123 SviluppoImpresa, illustrate dall'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini

Si tratta degli articoli 6 e 7 in materia di attività commerciali nei centri storici; dal 9 all'11 sui distretti del commercio; 14 sugli esercizi commerciali in Comuni con meno di 3.000 abitanti; 60, 62 e 68 sui consorzi di sviluppo economico locale e l'esercizio di funzioni pubbliche; 73 sulle iniziative di sviluppo sostenibile; dal 77 all'81 sul recupero e la riconversione di aree e complessi degradati, con la previsione di un Fondo regionale per la riqualificazione produttiva sostenibile.

L'intero provvedimento sarà esaminato dalla II Commissione consiliare nel corso della giornata di domani, giovedì 21 gennaio, con una coda di lavori venerdì qualora fosse necessario.

Dando il via ai commenti dei consiglieri, Mariagrazia Santoro (Pd) ha posto l'accento soprattutto sulla necessità di capire a quali ambiti si applicano le disposizioni del provvedimento quando si parla di centri storici, come questi vengono individuati, perché si entra nelle pianificazioni urbanistiche dei Comuni.

Già la consigliera dem, ma ancor più il collega di partito Sergio Bolzonello ha dato il via a una serie di appunti sui consorzi di sviluppo economico locale, dove bisogna scrivere meglio quanto riguarda gli accordi tra questi consorzi e i Comuni. A suo dire, inoltre, i distretti del commercio non hanno più senso di esistere visto che sono falliti, a meno che non servano per operazioni specifiche.

Per Cristian Sergo (M5S), invece, bisogna definire le finalità dei distretti anche verificando la vicinanza di centri commerciali. Il rinnovo di capannoni e aree degradate va bene, ma andrebbe data più attenzione alle fonti rinnovabili, a cominciare da incentivi alle imprese per l'installazione di impianti fotovoltaici.

L'attenzione di Massimo Moretuzzo (Patto), poi sposata in pieno da Tiziano Centis (Cittadini), è andata al rischio che ci sia una proliferazione di zone di sviluppo industriale che non seguono una pianificazione strategica, ovvero si torni ai tempi in cui i singoli Comuni prevedevano una zona industriale senza un disegno territoriale più ampio. Ha poi chiesto quale sia l'intenzione verso i buoni spesa solidali, di cui parla l'articolo-stralcio presentato dal suo Gruppo, e ha sostenuto che non si possono voler sostenere solo i negozi di prossimità già esistenti perché i dati dimostrano che c'è stata una loro decimazione e, di conseguenza, c'è il rischio è di intervenire troppo tardi. Vanno invece aperti spazi che non sono solo commerciali ma anche di socialità.

Anche dal leghista Luca Boschetti sono arrivati dei suggerimenti all'assessore Bini per aiutare le imprese nel recupero dei capannoni degradati, anticipando l'entrata in vigore del disegno di legge, ma anche verso i negozi di prossimità e una più dettagliata definizione dei centri storici.

Da ultimo, Furio Honsell (Open Fvg) ha accusato un limitato incentivo alle certificazioni.

Rinviando alcune risposte all'esame che, come detto, ci sarà domani nella Commissione di merito, Bini ha intanto già sottolineato che, per i consorzi, la sua intenzione è quella di potenziare uno strumento che in questi anni ha lavorato bene e sostenere di fatto le attività del terziario presenti nelle città e nei paesi. Sul rischio caos nella loro proliferazione, ha spiegato che il ddl non interviene sul sistema urbanistico ma per consolidare l'esistente, e il suo principio base resta la salvaguardia del suolo.

Ribadendo l'attenzione alle fonti rinnovabili con interventi per la riqualificazione produttiva sostenibile, Bini ha assicurato attenzione per i negozi di prossimità, recependo così le richieste della categoria volte a supportare le attività commerciali già presenti per fermare la loro emorragia, mentre in un secondo momento si penserà alle nuove. ACON/RCM-fc



La presidente della IV Commissione, Mara Piccin (FI)
Massimo Moretuzzo (Patto)
Mariagrazia Santoro (Pd)