SviluppoImpresa: ok II Commissione a metà articoli, domani si riprende
(ACON) Trieste, 21 gen - Il disegno di legge SviluppoImpresa è
alla metà dell'opera in Seconda Commissione. La seduta di oggi,
presieduta in modalità telematica dal leghista Alberto Budai e
dedicata quasi per intero all'esame del ddl 123 presentato dalla
Giunta regionale, è stata sospesa alle 18.30, quando erano stati
approvati 52 dei 91 articoli della norma che si propone di
modernizzare il sistema economico regionale. L'esame del testo
proseguirà domani alle 10, con i restanti articoli e il voto
sull'intero provvedimento.
Sul piano politico, la maggioranza di Centrodestra ha sostenuto
compatta ogni passaggio del disegno di legge, mentre nell'ambito
dell'opposizione i gruppi di Pd, Cinque Stelle, Cittadini e Patto
per l'autonomia hanno scelto quasi sempre la strada
dell'astensione, definita "benevola" dal consigliere Sergio
Bolzonello (Pd). Furio Honsell, di Open Fvg, ha invece votato a
favore di numerosi articoli del ddl.
La discussione in Commissione si è accesa sul tema del commercio.
A proposito dei Distretti, previsti dall'articolo 9, il
consigliere Enzo Marsilio (Pd) ha chiesto di rivedere il criterio
dei 10mila abitanti come misura minima, incontrando il favore
dell'assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, che
nel corso della seduta ha risposto puntualmente a tutte le
sollecitazioni dei consiglieri. "Intendo presentare un
emendamento che va in questa direzione - ha annunciato Bini - ,
specie pensando alle vallate di montagna".
A proposito di sostegno ai piccoli negozi (articolo 14), i
consiglieri Cristian Sergo (M5S) e Bolzonello (Pd) hanno chiesto
chiarezza sulla definizione di "centri abitati", in modo da non
escludere i borghi minori dai potenziali benefici della norma.
In tema di incentivi per le imprese innovative, ancora Bolzonello
ritiene troppo timida la norma sulle imprese cosiddette Kibs, che
forniscono servizi ad alto contenuto di conoscenza. Ma
l'assessore Bini gli ha assicurato che la Regione "pensa a
sviluppi concreti e non intende limitarsi a uno studio".
Ha fatto discutere a lungo anche l'articolo 22, che parla di
imprenditoria giovanile, start-up e co-working. Il gruppo del Pd
ha chiesto di aumentare dal 50 al 70 per cento il sostegno della
Regione alle start-up innovative, mentre l'assessore ha
confermato che l'intento è di sostenere anche società già
costituite: "Siamo una delle regioni - ha ricordato Bini - con il
maggior numero di imprese innovative, dobbiamo aiutarle a
sopravvivere e a crescere".
Animato anche il dibattito sul turismo. Sulle ristrutturazioni di
immobili turistico-ricettivi Enzo Marsilio (Pd) ritiene troppo
totalizzante il ruolo assegnato a Friulia. Concetto condiviso da
Bolzonello, che ha chiesto all'assessore di limitare l'intervento
della finanziaria regionale alle operazioni di maggior spessore
economico. "I parametri ci saranno - ha promesso Bini - e
verranno precisati in seguito".
Si è parlato a lungo anche dei contributi, per un massimo di
20mila euro, a beneficio di chi voglia ristrutturare un alloggio
a uso turistico. E Bini ha promesso di riflettere sull'invito dei
Cinque Stelle a ridurre il vincolo di 8 anni, imposto ai
proprietari come condizione per ottenere l'incentivo.
Condivisa dall'assessore anche la richiesta di inserire i comuni
capoluogo tra le possibili mete delle vacanze "incentivate" in
regione: l'articolo 34 del ddl ora prevede infatti che i voucher
regionali si possano utilizzare solo in strutture ricettive
dell'area montana.
Prima dell'esame del ddl, l'assessore si è espresso anche su due
proposte di legge attinenti presentate dai gruppi di Opposizione
e su tre stralci richiesti da esponenti del Pd, giudicati tutti
"non accoglibili". Il Movimento Cinque Stelle ha aderito alla
richiesta di Bini di sganciare dal ddl 123 la proposta di legge
sui "circuiti di compensazione multilaterale": l'idea, apprezzata
dalla Giunta, potrebbe diventare un emendamento di principio nel
corso della discussione in Aula. Al Patto per l'autonomia, che ha
presentato una proposta di legge sui buoni spesa solidali, Bini
ha invece chiesto di reindirizzare il testo all'assessore Alessia
Rosolen "che sta lavorando a una legge quadro sulla famiglia".
ACON/FA