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SviluppoImpresa: ok II Commissione a metà articoli, domani si riprende

21.01.2021
19:39
(ACON) Trieste, 21 gen - Il disegno di legge SviluppoImpresa è alla metà dell'opera in Seconda Commissione. La seduta di oggi, presieduta in modalità telematica dal leghista Alberto Budai e dedicata quasi per intero all'esame del ddl 123 presentato dalla Giunta regionale, è stata sospesa alle 18.30, quando erano stati approvati 52 dei 91 articoli della norma che si propone di modernizzare il sistema economico regionale. L'esame del testo proseguirà domani alle 10, con i restanti articoli e il voto sull'intero provvedimento.

Sul piano politico, la maggioranza di Centrodestra ha sostenuto compatta ogni passaggio del disegno di legge, mentre nell'ambito dell'opposizione i gruppi di Pd, Cinque Stelle, Cittadini e Patto per l'autonomia hanno scelto quasi sempre la strada dell'astensione, definita "benevola" dal consigliere Sergio Bolzonello (Pd). Furio Honsell, di Open Fvg, ha invece votato a favore di numerosi articoli del ddl.

La discussione in Commissione si è accesa sul tema del commercio. A proposito dei Distretti, previsti dall'articolo 9, il consigliere Enzo Marsilio (Pd) ha chiesto di rivedere il criterio dei 10mila abitanti come misura minima, incontrando il favore dell'assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, che nel corso della seduta ha risposto puntualmente a tutte le sollecitazioni dei consiglieri. "Intendo presentare un emendamento che va in questa direzione - ha annunciato Bini - , specie pensando alle vallate di montagna". A proposito di sostegno ai piccoli negozi (articolo 14), i consiglieri Cristian Sergo (M5S) e Bolzonello (Pd) hanno chiesto chiarezza sulla definizione di "centri abitati", in modo da non escludere i borghi minori dai potenziali benefici della norma.

In tema di incentivi per le imprese innovative, ancora Bolzonello ritiene troppo timida la norma sulle imprese cosiddette Kibs, che forniscono servizi ad alto contenuto di conoscenza. Ma l'assessore Bini gli ha assicurato che la Regione "pensa a sviluppi concreti e non intende limitarsi a uno studio".

Ha fatto discutere a lungo anche l'articolo 22, che parla di imprenditoria giovanile, start-up e co-working. Il gruppo del Pd ha chiesto di aumentare dal 50 al 70 per cento il sostegno della Regione alle start-up innovative, mentre l'assessore ha confermato che l'intento è di sostenere anche società già costituite: "Siamo una delle regioni - ha ricordato Bini - con il maggior numero di imprese innovative, dobbiamo aiutarle a sopravvivere e a crescere".

Animato anche il dibattito sul turismo. Sulle ristrutturazioni di immobili turistico-ricettivi Enzo Marsilio (Pd) ritiene troppo totalizzante il ruolo assegnato a Friulia. Concetto condiviso da Bolzonello, che ha chiesto all'assessore di limitare l'intervento della finanziaria regionale alle operazioni di maggior spessore economico. "I parametri ci saranno - ha promesso Bini - e verranno precisati in seguito".

Si è parlato a lungo anche dei contributi, per un massimo di 20mila euro, a beneficio di chi voglia ristrutturare un alloggio a uso turistico. E Bini ha promesso di riflettere sull'invito dei Cinque Stelle a ridurre il vincolo di 8 anni, imposto ai proprietari come condizione per ottenere l'incentivo.

Condivisa dall'assessore anche la richiesta di inserire i comuni capoluogo tra le possibili mete delle vacanze "incentivate" in regione: l'articolo 34 del ddl ora prevede infatti che i voucher regionali si possano utilizzare solo in strutture ricettive dell'area montana.

Prima dell'esame del ddl, l'assessore si è espresso anche su due proposte di legge attinenti presentate dai gruppi di Opposizione e su tre stralci richiesti da esponenti del Pd, giudicati tutti "non accoglibili". Il Movimento Cinque Stelle ha aderito alla richiesta di Bini di sganciare dal ddl 123 la proposta di legge sui "circuiti di compensazione multilaterale": l'idea, apprezzata dalla Giunta, potrebbe diventare un emendamento di principio nel corso della discussione in Aula. Al Patto per l'autonomia, che ha presentato una proposta di legge sui buoni spesa solidali, Bini ha invece chiesto di reindirizzare il testo all'assessore Alessia Rosolen "che sta lavorando a una legge quadro sulla famiglia". ACON/FA



Alberto Budai, presidente della II Commissione
L'assessore Sergio Emidio Bini
Cristian Sergo (Movimento Cinque Stelle)