Porto: Nicoli (FI), sbagliato importare modello-Trieste a Monfalcone
(ACON) Trieste, 22 gen - "Presenterò un'interrogazione urgente
sull'acquisizione delle aree del porto di Monfalcone, per capire
come la Regione si ponga sulle evidenti intenzioni dell'Autorità
di sistema portuale del mare Adriatico orientale di trasformarlo
in una piattaforma logistica, importando il "modello Trieste",
che qui non è adatto".
Lo scrive, in una nota, il capogruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale, Giuseppe Nicoli: "Riteniamo inopportuna - si
legge nel comunicato - la scelta di cedere le aree senza una
prospettiva di sviluppo industriale, cui si aggiunge la
potenziale svendita, visti gli importi in ballo, delle nostre
infrastrutture".
Il capogruppo forzista fa riferimento alle strategie sulla
portualità monfalconese emerse dall'incontro tra authority e
amministrazione comunale. "Non si può lasciare che queste
operazioni vadano avanti senza che nessuno intervenga - continua
Nicoli -. Si parla del futuro del Fvg e si prefigura, ancora una
volta, la cessione delle competenze sulle scelte di sviluppo del
territorio a un'emanazione dello Stato, mentre dovrebbe essere la
Regione a imporsi".
"Non siamo certo contrari allo sviluppo ferroviario nel porto -
puntualizza il capogruppo -. Se venisse creata per esempio una
stazione nel porto o l'elettrificazione della linea, così come
della banchina, o venissero sistemati i piazzali, saremmo i primi
a gioirne. Ma le operazioni all'orizzonte ci preoccupano,
innanzitutto, dal punto di vista politico. Come ha fatto con
l'acquisizione da Azienda speciale, ora l'Autorità di sistema
vuole comprare dal Consorzio economico della Venezia Giulia i
sedimi, compresi palazzine e capannone di un operatore, per
diventare l'unico proprietario del porto. Tra l'altro, a soli 4
milioni di euro. Tutto come da previsioni".
"L'Autorità di sistema - prevede Nicoli - intende importare il
modello Trieste adottato sulla Piattaforma logistica triestina,
che però a Monfalcone poco si addice, in quanto possiede un
retroporto dalla vocazione industriale-artigianale e di
trasformazione delle materie prime in arrivo, e non aspira a
diventare un enorme piazzale per lo smistamento di merci
destinate altrove. Ne risentirebbe anche il manifatturiero
friulano. Non vogliamo che, a lungo termine, l'Autorità di
sistema faccia del Fvg una grande piattaforma logistica. Solo
favorendo l'insediamento di attività produttive, anche
manifatturiere o orientate al commercio, si può creare vera
occupazione e sviluppo".
Riguardo alle notizie sull'incontro Autorità-Comune, inoltre,
Nicoli osserva come "non sembra siano emerse novità su questioni
importanti come l'escavo del canale di accesso al porto e la
presenza del Comune all'interno del comitato di gestione.
L'Autorità di sistema nicchia e i risultati non si vedono, ma
intanto incassa i proventi concessori dello scalo monfalconese".
ACON/COM/fa