Sessismo: Marcolin (Crpo), dire escort a una donna non è una battuta
(ACON) Trieste, 23 gen - La presidente della Commissione pari
opportunità regionale (Crpo Fvg), Dusy Marcolin, rende noto di
aver fatto propria la lettera che la collega della Crpo Abbruzzo
ha scritto e condiviso con le altre presidenti, indirizzata ai
vertici della Rai nonché al presidente nazionale dell'Ordine dei
giornalisti.
"Quanto andato in onda su Rai 1 lo scorso 20 gennaio, durante la
trasmissione Uno Mattina - ricoda la Marcolin -, è un fatto
decisamente molto grave e non possiamo non esprimere anche la
nostra ferma condanna. Ci auguriamo vengano presi opportuni
provvedimenti, perché è inaccettabile che il servizio pubblico
diventi teatro di stereotipi sessisti quando, invece, dovrebbe
essere al fianco delle tante persone che si occupano
quotidianamente per contrastarli".
Nella lettera che la presidente condivide si fa presente che,
durante Uno Mattina del 20 gennaio, nel commentare la cerimonia
dell'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, si è
"assistito a un pessimo servizio pubblico e a un cattivo esempio
di giornalismo. Ciò che viene riportato da alcune testate come
lapsus, battuta non voluta, brutta gaffe, riguardo la frase
pronunciata su Melania Trump da parte del noto giornalista Alan
Friedman, che durante la trasmissione Rai ha apostrofato l'ex
first lady 'escort', è ancora una volta una goffa giustificazione
di quelli che sono gli stereotipi di genere sessisti, purtroppo
saldamente radicati nella nostra società. Poco incisive sono
state, poi, le dichiarazioni rese dai conduttori della
trasmissione nella puntata del 21 gennaio, riferendo di un
episodio sessista avvenuto nella diretta del giorno precedente,
senza però riportare l'episodio concreto e i soggetti
interessati".
"Non posso non denunciare la gravità dell'accaduto - si legge
ancora nella lettera - poiché lesiva dell'immagine della donna,
in evidente violazione dei principi costituzionali, oltre che
della Convenzione di Istambul e della comunicazione pubblica, che
sappiamo bene quanto debba essere attenta al genere per
l'abbattimento di certi stereotipi".
Nel documento si fa anche presente "l'importante funzione che il
servizio pubblico è chiamato a svolgere, poiché può assumere un
ruolo centrale nella promozione di cambiamenti culturali, nel
contrastare discriminazioni e pregiudizi legati agli stereotipi
di genere e nel promuovere messaggi che favoriscano cambiamenti
in comportamenti, mentalità e stili di vita. Si chiede pertanto
che i rappresentanti degli organi di controllo esplichino la
funzione di vigilanza cui sono preposti, condannando l'accaduto e
dando così un forte segnale di cambiamento, volto a sradicare
certi stereotipi di genere".
"Quando si dice escort o prostituta a una donna - conlcude la
presidente della Crpo Fvg - questo non può essere definito e
derubricato a 'infelice battuta', a mio avviso è violenza
verbale. E se a dirlo è un giornalista, c'è pure un'aggravante".
ACON/COM/rcm