Lavoro: Zanon (Futura), serve tavolo urgente per affrontare crisi Flex
(ACON) Trieste, 25 gen - "In una fase storica dove
l'informatizzazione la fa da padrona, dove l'industria 4.0 e il
5G sembrano il futuro, spiace leggere sui quotidiani e apprendere
dalle telefonate allarmate di molte maestranze, che un'industria
elettronica di primo livello come la Flex sia costretta a
prolungare la cassa integrazione Covid nel suo stabilimento di
Trieste che occupa, tra diretti e indiretti, oltre 500
dipendenti".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Emanuele Zanon
(Regione Futura), ricordando che "il Friuli Venezia Giulia e in
particolare Trieste, città da decenni votata alla ricerca, non
possono permettersi di vedere ridimensionato un polo produttivo
di tale rilevanza".
"Se per le industrie in crisi della old-economy è giusto avviare
piani di reindustrializzazione e ricollocazione del personale,
nel caso di una multinazionale come la Flex, quotata al Nasdaq e
forte di migliaia di dipendenti sparsi nei 5 continenti,
produttrice di accessori, componenti e prodotti finiti per conto
di aziende leader mondali nel campo dell'elettronica avanzata -
dettaglia Zanon - occorre forse solo dedicare attenzione a
un'unità produttiva che non deve diventare un mero numero sullo
scacchiere globale".
"Mi appello a tutti: proprietà, maestranze, ministero dello
Sviluppo economico (Mise), Regione Fvg e associazioni di
categoria. L'auspicio - conclude l'esponente di Regione Futura -
è quello che possa essere convocato un tavolo urgente di
confronto per definire un piano di rilancio di Flex e garantire
la tenuta dell'occupazione in una regione e una città dove
l'eccellenza nella ricerca scientifica non può che vedere la sua
concretizzazione in una manifattura evoluta".
ACON/COM/db