Ristori: Zanin, Governo eviti figli e figliastri nelle zone Covid
"Penalizzate soprattutto attività aperte in area arancione"
(ACON) Trieste, 25 gen - "Troppe disparità di trattamento per
quanto riguarda aperture e ristori nelle varie aree colorate che
caratterizzano l'Italia di oggi penalizzano soprattutto buona
parte delle attività aperte nelle zone arancioni. Quest'ultime,
infatti, sono costrette a fare i conti con scarso afflusso di
clientela e, di conseguenza, magri incassi che, mancando i
supporti economici riservati agli esercizi commerciali chiusi,
nemmeno bastano a coprire le spese. A questo proposito, la
Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative ha accolto
la mia proposta e, rimodulando l'ordine del giorno del collega
dell'Umbria, Marco Squarta, chiesto un incontro al Governo per
identificare soluzioni appropriate quanto urgenti".
Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
Piero Mauro Zanin, sintetizza così uno degli argomenti che hanno
caratterizzato l'odierna riunione della Conferenza nazionale a
Roma alla quale ha preso parte anche il ministro per gli Affari
regionali.
"La pesante limitazione agli spostamenti prevista per le zone
arancioni - evidenzia ancora Zanin - non consente di uscire dai
propri comuni, riducendo già in questo modo la possibile utenza
soprattutto per quei negozi ai quali è consentito aprire ma che,
di fatto, si ritrovano ad operare in grave perdita".
"Serve rivedere alcuni criteri - conclude il presidente del Cr
Fvg - al fine di garantire maggiore sostegno a tutti ed evitare
la pericolosa diffusione di figli e figliastri che già, vista la
conclamata apertura dei ristoranti a pranzo e cena in una
provincia di Bolzano dichiarata zona rossa, rischia di aumentare
a dismisura il malcontento generale".
ACON/FC
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, con il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia (primo a sx), e, da dx, i presidenti dei Cr di Puglia, (Loredana Capone), Veneto, (Roberto Ciambetti) e Abruzzo (Lorenzo Sospiri)