Musei: Patto Autonomia, contratti con retribuzioni inique a Trieste
(ACON) Trieste, 26 gen - "Nella gestione degli appalti nei
musei triestini emergono contratti non congrui e basse
retribuzioni". È quanto sostengono, in una nota che raccoglie la
denuncia del Comitato paritetico regionale per la cooperazione
sociale, i consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia,
Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli.
Moretuzzo e Bidoli interrogano la Giunta Fedriga per conoscere
quali azioni si intendano adottare per tutelare i lavoratori dopo
l'affidamento da oltre 4 milioni di euro del servizio di
sorveglianza, biglietteria, bookshop e assistenza al pubblico per
i musei e le sedi espositive del Comune di Trieste.
In particolare, dall'esecutivo regionale il gruppo del Patto si
attende una risposta in merito all'opportunità che negli appalti
di servizi sul territorio regionale si eviti, nel gioco dei
ribassi, l'assegnazione di gare a imprese che riconoscono ai
propri lavoratori retribuzioni inique e poco rispettose della
professionalità degli addetti.
In riferimento alla gara per i musei triestini, "vogliamo sapere
- si legge ancora nella nota - se la Giunta prevede di
intervenire presso il Comune di Trieste perché riconsideri la
propria posizione, in particolare per quanto riguarda
l'applicazione del più congruo Contratto collettivo nazionale di
lavoro Multiservizi al personale addetto alle attività appaltate,
e quali azioni intende porre in essere nell'immediato affinché le
gare bandite dalle stazioni appaltanti sul territorio si svolgano
in modo tale da garantire il valore sociale degli appalti
pubblici e la tutela del lavoro, la dignità dei lavoratori
coinvolti e la qualità dei servizi".
"Spetta alla Regione vigilare - osservano i consiglieri del Patto
- ma, nonostante le promesse della Giunta e le forti attese dei
tanti soggetti interessati sul territorio, la materia dei
contratti pubblici rimane ancora disciplinata a livello statale,
poiché manca una legge regionale sugli appalti".
ACON/COM/fa