Rifiuti: Sergo (M5S), trasparenza gestione e stop a impianti inutili
(ACON) Trieste, 28 gen - "Abbiamo sottolineato la necessità di
una pianificazione che limiti le autorizzazioni di ampliamenti e
nuovi insediamenti, soprattutto per quei rifiuti che possono
essere gestiti negli impianti già autorizzati. Se non facciamo
questo, avremo solo una conseguenza: trattare sempre di più i
rifiuti provenienti dalle altre regioni con tutti i disagi che
possiamo immaginare per i nostri territori".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle in
Consiglio regionale, Cristian Sergo, riferendosi all'audizione
archiviata in sede di IV Commissione sul tema della gestione dei
rifiuti in Friuli Venezia Giulia, sollecitata dallo stesso
partito pentastellato.
"Tra gli spunti emersi nel corso dei lavori - dettaglia Sergo -
pare necessario porre un freno alle autorizzazioni di nuovi
impianti e di ampliamenti, approvare il nuovo Piano regionale e
spingere su una tariffa puntuale, ma anche non sottovalutare le
sollecitazioni di lavoratori e consumatori sulla gestione del
servizio porta a porta".
"La gestione, inoltre, è giusto che sia quanto più chiara e
trasparente per tutti. Molte sono le preoccupazioni per un
servizio, laddove non già gestito da privati come nel caso di
Trieste, affidato a società partecipate in house - spiega
l'esponente del M5S - ma che si concretizza in una serie di
appalti e subappalti a ditte private, facendo venir meno i
benefici di una gestione che dovrebbe rimanere pubblica".
"La sensazione avuta - prosegue Sergo - è che non vengano prese
nella dovuta considerazione le preoccupazioni dei lavoratori e
delle associazioni dei consumatori, che hanno posto dubbi sul
porta a porta, sia dal punto di vista economico che sotto il
profilo del peggioramento delle condizioni di lavoro. Ci saremmo
aspettati delle rassicurazioni in questo senso, considerato che è
stato indetto uno sciopero dello straordinario dal 10 al 18
febbraio con il rischio di disservizi per i cittadini".
"Nel corso dell'audizione abbiamo rimarcato l'importanza della
tariffa puntuale che oggi è applicata solo in 38 Comuni su 215,
ma che consente di avere benefici economici per gli utenti e la
riduzione dei rifiuti in una regione che, negli ultimi cinque
anni, si è rivelata in preoccupante controtendenza sul fronte
della produzione, essendo passata da 460 a 497 kg pro capite.
Ecco perché - conclude il capogruppo del Movimento 5 Stelle -
abbiamo posto l'attenzione sull'aggiornamento di un Piano
regionale dei rifiuti urbani vecchio di nove anni che, a detta
dell'assessore Fabio Scoccimarro, verrà modificato entro il 2021".
ACON/COM/db