Ambiente: Conficoni (Pd), garantire sicurezza idraulica bacino Livenza
(ACON) Trieste, 29 gen - "Gli interventi per la mitigazione del
rischio idraulico continuano a essere fondamentali per la
sicurezza di diversi territori e l'ultimo allerta meteo dello
scorso dicembre ha abbondantemente confermato quanto sia
necessario dare continuità agli investimenti".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), intervenendo a margine dell'interrogazione rivolta alla
Giunta regionale, discussa in sede di IV Commissione Ambiente e
relativa alla sicurezza idraulica nel bacino del Livenza.
"Limitare l'impatto delle calamità - evidenzia l'esponente dem -
dovrebbe costituire una priorità. Invece, purtroppo, le opere nel
bacino del Livenza viaggiano al rallentatore. La Regione Fvg non
si limiti a osservare questo lento stato di avanzamento, ma
attivi una linea contributiva per agevolare l'installazione di
dispositivi che aumentino la sicurezza in ambito privato".
"Dall'alluvione che nel 2002 aveva colpito Pordenone fino a oggi
- ricorda Conficoni - sono stati fatti ingenti investimenti per
ridurre il rischio di esondazioni. Quanto accaduto lo scorso
dicembre, quando l'onda di piena aveva raggiunto livelli di
guardia, conferma tuttavia che non possiamo ancora dirci
completamente sicuri. Sfruttare appieno le potenzialità dei
presìdi di difesa dovrebbe essere una priorità, ma i tempi di
attuazione delle iniziative programmate per ottimizzarne la resa
sono decisamente lunghi".
"Se i lavori di adeguamento delle paratoie della diga di Ravedis,
finanziati nel 2016 e propedeutici al collaudo funzionale dello
sbarramento - sottolinea ancora la nota del Partito democratico -
dovessero essere affidati entro l'anno, i 300mila euro assegnati
18 mesi fa al distretto delle Alpi Orientali, nell'ambito del
piano nazionale invasi per studiare come aumentare la capacità di
laminazione dei serbatoi di Cà Selva, Cà Zul e Ponte Racli, non
sono ancora stati impegnati".
Perciò, secondo Conficoni, diventa fondamentale "accelerare gli
interventi previsti dal piano stralcio dell'Autorità di bacino,
perché comportano benefici per l'intero bacino. Per fare fino in
fondo la sua parte, comunque, la Regione non deve limitarsi alle
sollecitazioni, ma anche attuare i pur utili investimenti a
valle, nonché agevolare l'installazione di pompe, paratoie,
valvole di non ritorno e altri dispositivi che riducono il
rischio di allagamenti in ambiti privati".
"Poiché prevenire i danni è più conveniente che ristorarli,
speriamo - conclude il consigliere del Pd - che questa valida
proposta, bocciata durante la discussione della legge di
stabilità, venga riconsiderata".
ACON/COM/db