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Anno giudiziario: Zanin, processi più veloci per aiutare ripartenza

30.01.2021
13:28
(ACON) Trieste, 30 gen - La Corte d'Appello di Trieste è ai primissimi posti in Italia per numero di processi, specie sul fronte della giustizia civile, ma continua a scontare una grave carenza di organico in termini di personale amministrativo.

E' una realtà in chiaroscuro quella disegnata oggi nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario al Palazzo di giustizia del capoluogo regionale. A denunciare l'emergenza-organico, con percentuali di scopertura che vanno dal 22 al 48 per cento, è stato Giuseppe De Rosa, presidente facente funzioni della Corte d'Appello. Sono arrivate poi le riflessioni di Giulia Spadaro (Csm), Concetta Locurto (Ministero della Giustizia), Dario Grohmann, procuratore generale della Corte d'Appello, e Alessandro Cuccagna, presidente dell'Ordine degli avvocati di Trieste.

Alla cerimonia era presente anche il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin: "La velocità della giustizia - è il suo commento alle relazioni dei magistrati - è da sempre uno dei parametri connessi allo sviluppo economico del Paese e alla capacità di attrarre investimenti. Chi investe su un territorio ha interesse a una definizione veloce dei contenziosi, e proprio per questo il Recovery Plan metterà a disposizione risorse per rendere più rapide le pratiche giudiziarie, specie in sede civile, in vista della ripartenza post-Covid. Bisogna pertanto sollecitare il Governo a fare di più per risolvere le gravi carenze di organico e dotare gli uffici del personale che manca".

Due dei temi sollevati dal procuratore generale Grohmann hanno interessato in modo particolare il presidente Zanin, che ne trae spunto per auspicare un dialogo sempre più stretto tra il Tribunale e gli organi di garanzia del Consiglio regionale.

"Il procuratore generale - spiega il presidente - ha invitato a fare particolare attenzione, nel 2021, al problema della criminalità organizzata e dell'usura, specie nel settore turistico alberghiero e della ristorazione. La crisi innescata dalla pandemia e le difficoltà nell'accesso al credito rischiano di far diventare alcuni imprenditori prede di chi promette denaro facile. Su questo - continua Zanin - noi possiamo dare un contributo importante in termini di controllo del territorio, grazie all'Osservatorio regionale antimafia presieduto da Michele Penta, che già vigila su questo tema".

L'altro problema sollevato dal procuratore generale è legato al lungo periodo di didattica a a distanza, che ha forzatamente ridotto la socialità tra i ragazzi e che rischia pertanto di alimentare - a partire dall'imminente rientro nelle classi - fenomeni di bullismo e aggressività. "Su questi argomenti - ricorda il presidente Zanin - sono al lavoro da tempo il Garante dei diritti della persona, Paolo Pittaro, e la stessa Commissione regionale per le pari opportunità presieduta da Dusy Marcolin, organismi di garanzia del nostro Consiglio regionale". ACON/FA



Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin