Ristori: Di Bert (Progetto Fvg), prevedere fondi per gestori piscine
(ACON) Trieste, 30 gen - Fondi per gli impianti natatori della
regione, chiusi dall'emergenza Covid. La previsione di uno
stanziamento di 200 mila euro è contenuta - si legge in una nota
- in un emendamento proposto dal capogruppo di Progetto Fvg per
una Regione Speciale/Ar, Mauro Di Bert, al disegno di legge 122,
contenente misure di sostegno e per la ripartenza dei settori
cultura e sport, in discussione lunedì in Consiglio regionale,
con relatore di maggioranza lo stesso Di Bert.
"La situazione nella quale si trovano molte delle realtà che
hanno in gestione impianti natatori, strutture che per le loro
caratteristiche hanno costi di gestione elevati rispetto ad altri
impianti sportivi, è particolarmente grave - spiega il capogruppo
- : la chiusura imposta per l'emergenza Covid non ha fermato le
spese energetiche per la necessità di preservare gli impianti
tecnologici e la mancanza di entrate legate all'interruzione di
corsi e abbonamenti, aggravano una situazione economica già
particolarmente complicata, alla quale aggiungere lo status del
personale che nell'ultimo anno ha visto scomparire quella che era
una fonte di reddito per mantenere sè stessi e le proprie
famiglie".
Dell'allarme lanciato dai gestori delle piscine Di Bert si era
già occupato durante i lavori della Finanziaria regionale -
ricorda la nota di Progetto Fvg - quando aveva presentato un
ordine del giorno che impegnava la giunta a pensare a degli
aiuti. La proposta di legge che punta a sostenere proprio il
comparto sportivo regionale, ha presentato l'occasione per
depositare un emendamento con la previsione di un sostegno
economico ai gestori delle piscine, documento che ha visto la
condivisione degli altri capigruppo di maggioranza, che hanno
aggiunto la loro firma all'emendamento.
"Le piscine - aggiunge Di Bert - non vanno intese semplicemente
come un luogo dove si nuota, ma come veri e propri luoghi di
aggregazione sociale, per anziani, adulti e giovani, che possono
frequentare tali impianti per motivi ludici, sportivi e, molto
importante, anche per fini medici e terapeutici. Ritengo sia
necessario, come accaduto per altre categorie di operatori,
procedere con la predisposizione di un contributo straordinario a
ristoro dei danni economici subiti con l'emergenza sanitaria
ancora in corso e la conseguente chiusura degli impianti".
ACON/COM/fa