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Vaccini: Zalukar (Misto), Asugi punta su volontariato professionisti

31.01.2021
15:23
(ACON) Trieste, 31 gen - "Il direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) ha lanciato un appello a medici e infermieri affinché collaborino a titolo volontario all'espletamento dell'attività vaccinale anti Covid. A tal fine, il direttore Poggiana ha inviato una nota ufficiale agli Ordini dei medici e delle professioni sanitarie, facendo appello 'alla responsabilità e alla solidarietà' dei professionisti esterni, ma pure dipendenti del Sistema sanitario nazionale, per dare un contributo volontario di almeno 24 ore mensili".

La faccenda è così riportata in una nota del consigliere regionale del Gruppo Misto, Walter Zalukar, che ha "interrogato la Giunta regionale per conoscere se non intenda verificare a che punto sia la programmazione vaccinale di Asugi e se non ritenga doveroso che l'Azienda garantisca al personale dipendente adeguati ristori economici e migliori condizioni di lavoro, piuttosto che appellarsi al volontariato".

"Credo che invece di appellarsi a generosità e responsabilità di medici e infermieri - è l'opinione di Zalukar - sarebbe assai preferibile che Asugi valorizzasse il proprio personale con adeguati ristori economici e migliori condizioni di lavoro. E visto che fin dallo scorso ottobre era prevedibile una vasta campagna vaccinale, mi sarei atteso che fosse già predisposta una programmazione in grado di assicurare puntuali e sicuri assetti organizzativi per le vaccinazioni".

"In tema di sicurezza va rilevato che già nelle vaccinazioni di gennaio, dedicate agli operatori sanitari, Asugi sembra aver agito in difformità dalle Raccomandazioni per l'organizzazione della campagna vaccinale del ministero della Salute, le quali prevedono, per il Punto vaccinale ospedaliero (Pvo), la garanzia di 'percorsi e spazi con vie di ingresso e uscita indipendenti dal flusso ospedaliero'. Invece presso il Pvo allestito all'ospedale triestino di Cattinara - fa sapere ancora il consigliere indipendente -, percorsi e spazi non erano indipendenti dai flussi ospedalieri, ma anzi le code degli operatori in attesa di vaccinarsi si sviluppavano nel corridoio di accesso alle torri di degenza e quindi proseguivano nell'area di attesa degli sportelli Cup". ACON/COM/rcm



Walter Zalukar (Misto)