Vaccini: Zalukar (Misto), Asugi punta su volontariato professionisti
(ACON) Trieste, 31 gen - "Il direttore generale dell'Azienda
sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) ha lanciato un
appello a medici e infermieri affinché collaborino a titolo
volontario all'espletamento dell'attività vaccinale anti Covid.
A tal fine, il direttore Poggiana ha inviato una nota ufficiale
agli Ordini dei medici e delle professioni sanitarie, facendo
appello 'alla responsabilità e alla solidarietà' dei
professionisti esterni, ma pure dipendenti del Sistema sanitario
nazionale, per dare un contributo volontario di almeno 24 ore
mensili".
La faccenda è così riportata in una nota del consigliere
regionale del Gruppo Misto, Walter Zalukar, che ha "interrogato
la Giunta regionale per conoscere se non intenda verificare a che
punto sia la programmazione vaccinale di Asugi e se non ritenga
doveroso che l'Azienda garantisca al personale dipendente
adeguati ristori economici e migliori condizioni di lavoro,
piuttosto che appellarsi al volontariato".
"Credo che invece di appellarsi a generosità e responsabilità di
medici e infermieri - è l'opinione di Zalukar - sarebbe assai
preferibile che Asugi valorizzasse il proprio personale con
adeguati ristori economici e migliori condizioni di lavoro. E
visto che fin dallo scorso ottobre era prevedibile una vasta
campagna vaccinale, mi sarei atteso che fosse già predisposta una
programmazione in grado di assicurare puntuali e sicuri assetti
organizzativi per le vaccinazioni".
"In tema di sicurezza va rilevato che già nelle vaccinazioni di
gennaio, dedicate agli operatori sanitari, Asugi sembra aver
agito in difformità dalle Raccomandazioni per l'organizzazione
della campagna vaccinale del ministero della Salute, le quali
prevedono, per il Punto vaccinale ospedaliero (Pvo), la garanzia
di 'percorsi e spazi con vie di ingresso e uscita indipendenti
dal flusso ospedaliero'. Invece presso il Pvo allestito
all'ospedale triestino di Cattinara - fa sapere ancora il
consigliere indipendente -, percorsi e spazi non erano
indipendenti dai flussi ospedalieri, ma anzi le code degli
operatori in attesa di vaccinarsi si sviluppavano nel corridoio
di accesso alle torri di degenza e quindi proseguivano nell'area
di attesa degli sportelli Cup".
ACON/COM/rcm