SviluppoImpresa: Sergo-Bidoli, serve sforzo per migliorare testo
(ACON) Trieste, 2 feb - Il Movimento Cinque Stelle, che in II
Commissione si era astenuto sul ddl 123, guarda con favore a
princìpi e finalità del disegno di legge, ma chiede "uno sforzo
in più per migliorare il testo", attendendo le modifiche
preannunciate dall'assessore Bini. Lo ha detto in Aula Cristian
Sergo, capogruppo pentastellato, che ha parlato "di alcuni
passaggi di questa legge che devono essere chiariti".
A livello di metodo, i Cinque Stelle avrebbero preferito un testo
unico delle imprese che integrasse la nuova norma con
Rilacimpresa del 2015, per evitare "problematiche di lettura". E
sulla necessaria semplificazione Sergo ha molto insistito durante
il suo intervento.
Nel merito, il relatore di minoranza ha evidenziato "molte
perplessità in merito alla creazione dei distretti del
commercio", lamentando una "difficoltà di comprensione di alcune
norme, ad esempio nel caso dei centri commerciali naturali e
degli innovativi distretti del commercio". Sul turismo, il M5S
teme che il gran numero di soggetti coinvolti rischi di generare
frammentazione anziché aggregazione nell'ottica di fare sistema.
Criticata anche la "disparità di trattamento relativa ai vincoli
che i beneficiari di contributi e finanziamenti devono assumere a
fronte della concessione di incentivi da parte della Regione".
Sergo ha invece apprezzato la spinta verso sviluppo sostenibile
ed economia circolare ("istanze e proposte del M5S dalla sua
nascita"), preannunciando emendamenti su questa tematica.
Ribadita anche l'opportunità di promuovere i cosiddetti "circuiti
di compensazione", ovvero le monete complementari.
"SviluppoImpresa presenta alcune misure condivisibili, degli
spunti interessanti, accanto però ad alcuni aspetti più critici".
Così si è espresso in Aula Giampaolo Bidoli, relatore di
minoranza per il gruppo Patto per l'Autonomia. Bidoli è entrato
presto nel merito dei provvedimenti chiedendo, in tema di
commercio, di valorizzare il ruolo dei nuovi Distretti "che non
devono limitarsi ad azioni di piccolo cabotaggio", e di erogare
contributi per i piccoli negozi anche in città e frazioni di
comuni di medie dimensioni, pensando a forme di sostegno per le
nuove aperture. Su questo terreno, il Patto ha annunciato
emendamenti per introdurre il finanziamento dei buoni spesa
solidali predisposti dai Comuni.
Sul turismo, Bidoli è perplesso "sull'istituzione del cluster e
del Consorzio unico per la montagna" temendo "confusione e
sovrapposizione dei ruoli", mentre il voucher Turesta "dovrebbe
andare incontro anche a piccole strutture di accoglienza di
diverse località della regione". Accanto ad acciaio, automotive,
cantieristica e nautica, il relatore di minoranza inserirebbe tra
le filiere chiave dell'economia Fvg anche l'agroalimentare.
Infine, a proposito di insediamenti produttivi, il Patto chiede
che "lo sviluppo futuro dell'industria regionale sia fatto a
consumo di suolo zero".
ACON/FA-fc