Question time: Iri su emergenza Covid, nomine sanitarie e telemedicina
(ACON) Trieste, 3 feb - Emergenza sanitaria e strategie
anti-Covid al centro del question time di questa mattina in
Consiglio regionale. Al posto del vicegovernatore alla Salute,
Riccardo Riccardi, impossibilitato a partecipare alla seduta, è
stato l'assessore delegato ai rapporti con l'Assemblea, Pierpaolo
Roberti, a rispondere ai quesiti posti da numerosi consiglieri.
Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) chiedeva di inserire tra le
categorie prioritarie da vaccinare i lavoratori cagionevoli e
fragili, che però non fanno parte dell'elenco nazionale. Roberti
ha ricordato comunque che tra le persone da vaccinare in tempi
rapidi ci sono numerosi pazienti affetti da diverse patologie
pregresse.
Franco Mattiussi (Forza Italia) ha posto all'attenzione della
Giunta il caso di un operatore non sanitario privato che avrebbe
avuto accesso alla vaccinazione con un "diritto di precedenza"
discutibile. Roberti ha risposto spiegando che si è trattato di
una auto-dichiarazione da parte della persona oggetto
dell'interrogazione rapida.
Walter Zalukar (Gruppo Misto) ha lamentato le carenze in termini
di tracciamento dei pazienti Covid, invocando il rafforzamento
della strategia delle tre T (testare, tracciare, trattare).
Roberti ha spiegato che dal secondo contact tracing risulta
difficile il controllo dell'epidemia, a causa delle carenze di
organico dei Dipartimenti di prevenzione. "Risposta
inaccettabile, si doveva provvedere prima", ha controreplicato il
consigliere.
L'appalto dei servizi di primo intervento all'ospedale di
Maniago, affidato a ditte esterne, è stato posto all'attenzione
da Emanuele Zanon (Regione Futura). La Giunta, sempre tramite
l'assessore Roberti, ha spiegato che l'esternalizzazione di
alcuni servizi è una prassi comune, e che in questo modo si
garantiranno le funzioni del punto di primo intervento. "Capisco
il problema della carenza di personale - ha replicato Zanon - ma
allora andrebbe modificato il Piano delle emergenze, che non
prevede al momento una soluzione del genere".
Roberto Cosolini (Pd) ha segnalato il caso dei dati sui
"positivi" al virus, "spesso incoerenti e poco aggiornati", con
persone negativizzate anche da mesi che resterebbero a lungo
nell'elenco degli affetti da Covid. "Il report è giornaliero -
ha risposto Roberti - e proviene dai dati delle aziende
sanitarie. A volte però le schede non vengono aggiornate
tempestivamente e si sta lavorando per risolvere il problema".
Il concorso per assumere presso l'azienda sanitaria Asugi un
dirigente addetto alla comunicazione aziendale non convince Diego
Moretti, capogruppo del Pd, che considera quel concorso "non
prioritario, vista la carenza di primari e direttori di Soc".
Roberti ha risposto citando i dati che riassumono le numerose
assunzioni di personale medico nel 2020, in molti casi (298)
legate al Covid. Sono poi in corso le procedure per assumere
diverse figure apicali. Quando ad Asugi, "è ineludibile una
corretta e tempestiva informazione al personale dell'Azienda e
agli utenti". Moretti resta "perplesso su quest'assoluta urgenza".
I ritardi nell'attivazione del sistema di telemedicina per
pazienti Covid era al centro dell'interrogazione di Franco Iacop
(Pd). "Quanti pazienti hanno ricevuto finora 1.500 kit acquistati
grazie a una raccolta di fondi?". Argomento simile ha posto il
consigliere Andrea Ussai (M5S), facendo riferimento anche al
ruolo dei medici di medicina generale, che non sarebbero stati
adeguatamente coinvolti nel progetto. "Il confronto con I medici
di medicina generale c'è stato - ha replicato Roberti per conto
della Giunta - ma ci sono spazi di manovra ridotti, da concordare
con gli organismi sindacali. Abbiamo avanzato la proposta di
televisita tra medico e paziente, ed è arrivata l'adesione di 294
medici". E' stato ribadito che il progetto prevede la consegna di
1.500 kit. La gara per la consegna dei tablet è stata vinta da
una ditta di Monopoli, che finora ha consegnato solo una parte
dei materiali. Dalla prossima settimana altri 1.600 kit saranno
distribuiti. "I termini sono scaduti il 1 febbraio e la ditta è
già stata sollecitata a completare la fornitura", ha concluso
Roberti. "A fine dicembre la Giunta aveva parlato di kit già
distribuiti - ha replicato Iacop - e ora sappiamo che sono solo
160. Con più di un milione di euro donati dai cittadini avremmo
potuto acquistare piuttosto un gran numero di tamponi. Meno male
che adesso c'è il vaccino". "Numeri sconfortanti - ha commentato
Ussai - e dichiarazioni contraddittorie tra Giunta e sindacato
dei medici".
Mariagrazia Santoro (Pd) ha chiesto, invece, informazioni sulla
nomina del nuovo direttore della Sala operativa regionale
emergnza sanitaria (Sores). "L'incarico scadrà ad agosto, entro
fine febbraio verrà avviata la selezione per arrivare al nuovo
direttore nei tempi previsti", ha risposto Roberti. "Servirebbe
un passaggio di consegne tra il direttore precedente e quello
futuro - ha detto Santoro - ma questi tempi non lo consentono: la
Regione, tramite l'Azienda di coordinamento per la salute (Arcs),
non si è attivata tempestivamente".
L'organizzazione della fase due del piano vaccinale era infine al
centro del question time di Simona Liguori (Cittadini), che ha
chiesto informazioni anche sul coinvolgimento dei medici di
famiglia. "Con l'aumentare della disponibilità di vaccini - ha
risposto Roberti - ci sarà anche il coinvolgimento degli
ambulatori territoriali e dei medici di medicina generale.
L'accordo quadro nazionale su questo tema verrà poi declinato a
livello locale". "Mi sarei aspettata un accordo di livello
regionale con i medici di famiglia, come ha fatto a gennaio il
Piemonte", ha replicato Liguori.
ACON/FA-fc