SviluppoImpresa: discussione generale, Moretuzzo-Nicoli-Moretti
(ACON) Trieste, 3 feb - "Un ddl importante che arriva in
momento storico caratterizzato da uno scenario inedito e una
situazione pesante sul piano economico e sociale. Tra pochi mesi
si presenterà anche il tema della crisi di numerosi settori,
oltre alla variabile legata alla cornice europea che questa norma
non può esimersi dal considerare. Ecco perché serve coraggio,
andando anche oltre quello che leggiamo oggi nell'articolato".
Queste le parole di Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia),
primo consigliere regionale a intervenire in Aula nel corso della
seconda sessione di lavori che il Consiglio regionale Fvg ha
dedicato alla discussione generale del ddl 123 (SviluppoImpresa)
"Dobbiamo capire come muoverci all'interno di questa cornice e
come utilizzare risorse che non sono infinite. Ci sono dei rischi
- ha aggiunto Moretuzzo - che non possiamo permetterci di
correre, come quello di elevare il contenuto della burocrazia per
l'accesso a contributi e finanziamenti. Bene, in questo senso,
alcuni passaggi del ddl, mentre auspico massima attenzione per i
giovani, ma anche per la silver economy. Su questi temi non
possiamo sbagliare, come non possiamo farlo sulla sostenibilità e
sulla sovrapposizione tra contributi erogati da Regione e Stato".
L'intervento del capogruppo forzista Giuseppe Nicoli ha invece
preso il via dalla "certezza di un cambiamento radicale post
pandemia nel quale si inserisce questa norma, assai approfondita
e forte delle caratteristiche per affrontare un nuovo modello di
sviluppo per l'economia regionale. È giusto affrontare il momento
difficile attraverso i numerosi ristori, ma bisogna anche
pianificare il futuro con capacità strategica e innovativa,
passando attraverso la modernizzazione e la digitalizzazione che
qui trovano risposte concrete".
"Inoltre, nell'articolato ci sono importanti passaggi dedicati ai
giovani e al turismo, mentre il rafforzamento di Friulia - ha
dettagliato Nicoli - è ottimale per gli ambiti strategici, ma
senza dimenticare le aree di retroporto. La Regione deve tenere
sempre in mano la regia della pianificazione complessiva
infrastrutturale, senza delegare tutto allo Stato".
Il capogruppo dem Diego Moretti, dal canto suo, ha voluto
precisare "una valutazione positiva nell'approccio alla norma, ma
anche la libertà di decidere la nostra posizione in base al
dibattito che si svilupperà da qui in avanti. Ci siamo astenuti
durante la Commissione e, senza alcuno scambio ma in un'ottica di
grande laicità e apertura, verificheremo la disponibilità della
Giunta regionale verso i nostri emendamenti. Saranno quasi 70: su
alcuni non faremo di certo le barricate ma su altri saremo
rigorosi con un atteggiamento concreto e costruttivo".
"La lunga e approfondita relazione del collega Sergio Bolzonello
rappresenta la posizione del nostro Gruppo. Una norma - ha
concluso l'esponente del Partito democratico - che prosegue in
continuità con la Lr 3/2015 e sulla quale eviterei trionfalismi
perché, pur andando nella direzione giusta, raccoglie svariate
indicazioni da noi rivolte in passato e parte da una base di
riconosciuto livello, votata a suo tempo dalla sola Maggioranza e
non certo all'unanimità".
ACON/DB-fc