SviluppoImpresa: ok Aula ad articoli su turismo e ricettività
(ACON) Trieste, 4 feb - Altre misure per la crescita
dell'economia regionale trovano il placet dell'Aula. Si tratta
degli articoli (dal 26 al 36) del disegno di legge
SviluppoImpresa dedicati all'imprenditoria turistico-ricettiva,
che da subito hanno registrato una specifica voluta da Sergio
Bolzonello (Pd): la finanziaria regionale Friulia interverrà
nelle opere di ristrutturazione piuttosto che nei progetti
condivisi di investimento, ma non senza una soglia minima di
valore dell'investimento, che si attesta a 1,2 milioni di euro.
"Sono d'accordo anch'io che non possa essere chiamata in causa
senza un tetto minimo", aveva risposto l'assessore alle Attività
produttive, Sergio Emidio Bini, e così l'Aula si è ritrovata
unanime nell'approvare la proposta, anche se più tiepido sui
risultati che l'intervento di Friulia potrà dare a questo settore
imprenditoriale si era detto Enzo Marsilio (Pd), che aveva
parlato di scetticismo da parte degli stessi imprenditori.
Ulteriore novità, a firma Giunta, è la limitazione a 4 delle
unità immobiliari per le quali i privati possono fruire dei
contributi (massimo 20mila euro a immobile) che la Regione mette
a disposizione per la riqualificazione di quanto viene messo a
disposizione del mercato delle locazioni a fini turistici.
Con un ragionamento di Marsilio sugli alberghi diffusi e lo
spirito che li ha fatti nascere, a cui si sono aggiunti i
colleghi dem Franco Iacop (sono riqualificazioni degli edifici
quali progetti di sviluppo della comunità intera) e Mariagrazia
Santoro (significano mettere a disposizione proprietà private che
altrimenti resterebbero inutilizzate se non addirittura
inutilizzabili), si sono specificati meglio gli ambiti di
finanziamento degli interventi a favore dei Comuni, quali
l'ampliamento dei posti letto, il miglioramento dell'arredo
urbano, il sostegno di attività artigianali e commerciali.
Pur con il dubbio di Marsilio se si stia rispettando la normativa
europea sulla concorrenza, l'Aula ha trovato la quadra sui
voucher TUReSTA in Fvg accorpando un emendamento Bolzonello ad
altrettanti di Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) e Antonio
Calligaris (Lega), rendendolo una proposta unanime: si fa
riferimento a tutte le zone omogenee socio-economicamente
svantaggiate dei territori montani, anche se per le A l'importo
dei voucher va da 40 a 160 euro, mentre per le B e le C è da 80 a
320 euro. Inoltre, tutti d'accordo nell'includere i territori
degli ex capoluoghi di Provincia e quelli ove insiste un sito
regionale culturale Unesco. Questi voucher saranno utilizzabili a
copertura delle spese relative all'acquisto di un pacchetto di
almeno tre notti di soggiorno, da passare presso strutture del
Friuli Venezia Giulia che aderiscono all'iniziativa.
Tentativo invece inutile, da parte ancora di Marsilio, di
riscrivere interamente l'articolo sul consorzio unitario per la
promozione e la commercializzazione turistica della montagna, ci
è riuscito l'assessore Bini, che ha riportato la norma affermando
l'istituzione di un canale di finanziamento dedicato a sostenere
un progetto complessivo presentato da un unico soggetto
aggregatore, con la specifica che deve trattarsi di soggetti che
abbiano almeno 5 anni di esperienza in promo-commercializzazione
di prodotti turistici e di organizzazione di eventi, ciò per
evitare soggetti che si improvvisano al solo fine di accedere ai
fondi regionali. "Attenzione che si va a cozzare con le finalità
di PromoTurismoFVG", aveva sottolineato Iacop inutilmente.
Il consenso dell'Aula è arrivato anche all'articolo 8, che era
stato accantonato per una riscrittura che ha permesso alla Giunta
di raccogliere i suggerimenti dei consiglieri. In tal modo, ora
si prevedono forme di intervento più generali a favore
dell'occupazione e dell'utilizzo degli spazi commerciali nei
centri cittadini dove si afferma che la Regione sostiene
finanziariamente i Comuni che favoriscono coloro che iniziano a
utilizzare, a fini appunto commerciali, immobili di categoria C/1
(negozi), C/2 (magazzini e locali di deposito) e C/3 (laboratori
per arti e mestieri); criteri e modalità sono lasciati ad
apposito regolamento.
ACON/RCM-fc