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SviluppoImpresa: ok Aula ad articoli su turismo e ricettività

04.02.2021
18:33
(ACON) Trieste, 4 feb - Altre misure per la crescita dell'economia regionale trovano il placet dell'Aula. Si tratta degli articoli (dal 26 al 36) del disegno di legge SviluppoImpresa dedicati all'imprenditoria turistico-ricettiva, che da subito hanno registrato una specifica voluta da Sergio Bolzonello (Pd): la finanziaria regionale Friulia interverrà nelle opere di ristrutturazione piuttosto che nei progetti condivisi di investimento, ma non senza una soglia minima di valore dell'investimento, che si attesta a 1,2 milioni di euro.

"Sono d'accordo anch'io che non possa essere chiamata in causa senza un tetto minimo", aveva risposto l'assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, e così l'Aula si è ritrovata unanime nell'approvare la proposta, anche se più tiepido sui risultati che l'intervento di Friulia potrà dare a questo settore imprenditoriale si era detto Enzo Marsilio (Pd), che aveva parlato di scetticismo da parte degli stessi imprenditori.

Ulteriore novità, a firma Giunta, è la limitazione a 4 delle unità immobiliari per le quali i privati possono fruire dei contributi (massimo 20mila euro a immobile) che la Regione mette a disposizione per la riqualificazione di quanto viene messo a disposizione del mercato delle locazioni a fini turistici.

Con un ragionamento di Marsilio sugli alberghi diffusi e lo spirito che li ha fatti nascere, a cui si sono aggiunti i colleghi dem Franco Iacop (sono riqualificazioni degli edifici quali progetti di sviluppo della comunità intera) e Mariagrazia Santoro (significano mettere a disposizione proprietà private che altrimenti resterebbero inutilizzate se non addirittura inutilizzabili), si sono specificati meglio gli ambiti di finanziamento degli interventi a favore dei Comuni, quali l'ampliamento dei posti letto, il miglioramento dell'arredo urbano, il sostegno di attività artigianali e commerciali.

Pur con il dubbio di Marsilio se si stia rispettando la normativa europea sulla concorrenza, l'Aula ha trovato la quadra sui voucher TUReSTA in Fvg accorpando un emendamento Bolzonello ad altrettanti di Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) e Antonio Calligaris (Lega), rendendolo una proposta unanime: si fa riferimento a tutte le zone omogenee socio-economicamente svantaggiate dei territori montani, anche se per le A l'importo dei voucher va da 40 a 160 euro, mentre per le B e le C è da 80 a 320 euro. Inoltre, tutti d'accordo nell'includere i territori degli ex capoluoghi di Provincia e quelli ove insiste un sito regionale culturale Unesco. Questi voucher saranno utilizzabili a copertura delle spese relative all'acquisto di un pacchetto di almeno tre notti di soggiorno, da passare presso strutture del Friuli Venezia Giulia che aderiscono all'iniziativa.

Tentativo invece inutile, da parte ancora di Marsilio, di riscrivere interamente l'articolo sul consorzio unitario per la promozione e la commercializzazione turistica della montagna, ci è riuscito l'assessore Bini, che ha riportato la norma affermando l'istituzione di un canale di finanziamento dedicato a sostenere un progetto complessivo presentato da un unico soggetto aggregatore, con la specifica che deve trattarsi di soggetti che abbiano almeno 5 anni di esperienza in promo-commercializzazione di prodotti turistici e di organizzazione di eventi, ciò per evitare soggetti che si improvvisano al solo fine di accedere ai fondi regionali. "Attenzione che si va a cozzare con le finalità di PromoTurismoFVG", aveva sottolineato Iacop inutilmente.

Il consenso dell'Aula è arrivato anche all'articolo 8, che era stato accantonato per una riscrittura che ha permesso alla Giunta di raccogliere i suggerimenti dei consiglieri. In tal modo, ora si prevedono forme di intervento più generali a favore dell'occupazione e dell'utilizzo degli spazi commerciali nei centri cittadini dove si afferma che la Regione sostiene finanziariamente i Comuni che favoriscono coloro che iniziano a utilizzare, a fini appunto commerciali, immobili di categoria C/1 (negozi), C/2 (magazzini e locali di deposito) e C/3 (laboratori per arti e mestieri); criteri e modalità sono lasciati ad apposito regolamento. ACON/RCM-fc



Enzo Marsilio (Pd)
Mauro Di Bert (PrFvg/Ar)