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Salute: Conficoni (Pd), Asfo in grave difficoltà evitare trionfalismi

04.02.2021
19:04
(ACON) Trieste, 4 feb - "Il direttore dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo), Joseph Polimeni, narra una storia tutta sua, fatta di primati ed epurata da qualsiasi dato negativo. Come se tutto andasse bene, mentre medici e sindacati, che da tempo denunciano una situazione critica, fossero impazziti. Le difficoltà invece non mancano, a partire dalla grave carenza di personale sul quale l'azione di Polimeni è stata del tutto fallimentare".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando le dichiarazioni del direttore generale dell'Asfo sulle prestazioni dell'Azienda.

"I toni trionfalistici sono assolutamente fuori luogo. Se avesse illustrato tutti i numeri e non solo quelli favorevoli, sarebbe emerso - dettaglia l'esponente dem, componente della Commissione regionale Salute - un quadro ben differente, dove sono molti gli obiettivi mancati, a partire dall'aggravata carenza di personale. Alla fine del 2020, infatti, l'organico era di 3.715 unità, 50 in meno rispetto le 3.765 in servizio il 31 dicembre 2019 e 121 in meno rispetto le 3.836 a libro paga il 31 dicembre 2018".

"A testimoniare le difficoltà, comunque, è soprattutto il raffronto con le previsioni contenute nel Piano di azione locale 2020, approvato - aggiunge Conficoni - senza tenere conto del maggiore fabbisogno legato alla diffusione della pandemia. I 211 dipendenti e somministrati in meno, rispetto alla programmazione, attestano il fallimento della manovra sul personale. Chiaramente, ciò non ha solo comportato un aumento della pressione sugli operatori in prima linea, cui dobbiamo gratitudine per la straordinaria professionalità e dedizione dimostrata nell'affrontare l'emergenza da Covid-19".

"A complicare il quadro - spiega il rappresentante del Partito democratico - ci sono le liste d'attesa che si sono allungate e svariati servizi che non sono in grado di soddisfare in modo adeguato e tempestivo le esigenze dei pazienti. Come l'epatologia, la reumatologia e l'endocrinologia, che ha visto dimezzare il numero delle prestazioni normalmente erogate, penalizzando gli assistiti. Inoltre, i due medici che presidiano la specialità a Pordenone, contro gli 11 di Udine, la dicono lunga sulla necessità di potenziare il personale".

"In evidente difficoltà nel rispettare il cronoprogramma delle procedure concorsuali, invece, Polimeni ha annunciato il taglio dei primari da assumere. Una decisione - conclude Conficoni - che desta preoccupazione, a maggior ragione perché l'atto aziendale non è ancora stato presentato e condiviso con il territorio. Se questo è il piano del sindaco Alessandro Ciriani e dell'assessore Riccardo Riccardi, è difficile pensare a un rilancio della sanità pordenonese". ACON/COM/db



Nicola Conficoni (Pd)