SviluppoImpresa: ok unanime Aula a legge per ripartenza economia Fvg
(ACON) Trieste, 5 feb - Il disegno di legge 123
SviluppoImpresa, a cui sono serviti tre giorni di sedute per
vedere la parola fine, ha registrato il favore unanime del
Consiglio regionale.
"Ho votato a favore - ha spiegato il relatore per la Minoranza
Furio Honsell (Open Fvg) in chiusura di lavori - perché è un ddl
ampio e costituisce un'apertura di credito nei confronti della
Giunta in un momento di profonda crisi. E perché sono stati
accolti alcuni nostri spunti in tema di efficientamento
energetico, sostenibilità ambientale, innovazione, cultura
digitale e Open Technology, servizi agli anziani e con gli
anziani (Silver Economy), oltre al fatto che per la prima volta
si dà attenzione alla sostenibilità ambientale".
Parlando per il Gruppo dei Cittadini, e dunque anche per la
collega Simona Liguori, relatrice per la Minoranza in Aula,
Tiziano Centis ha definito il provvedimento "importante perché dà
una prima risposta alla crisi venutasi a creare nel 2020 e non
ancora terminata", perciò la sua speranza è che ci siano
ulteriori risorse da mettere in campo proprio perché il peggio
non è ancora passato.
Massimo Moretuzzo (Patto), anche a nome di Giampaolo Bidoli
relatore per la Minoranza, ha detto che fare una legge di
sviluppo economico di questi tempi non è facile e che il
Consiglio si assume una grande responsabilità. "Ombre restano
nella parte dedicata al commercio, sarebbe stato meglio trattare
questo settore come a sé stante, inoltre il tema della
sostenibilità ambientale è presente nel ddl ma non con il dovuto
coraggio. Si deve però restare tutti uniti, andando al di là
delle singole posizioni, perciò il voto finale deve essere
positivo".
"Fa piacere che molte delle istanze del M5S abbiano trovato
concretezza nel ddl 123 e questo è uno dei motivi del nostro voto
favorevole", ha spiegato il relatore per la Minoranza Cristian
Sertgo sperando ci possa essere un vero rilancio delle attività
produttive della regione. "Seguiremo la stesura dei regolamenti
di attuazione della legge".
"Ha una scrittura che non manca di innovare nei contenuti con
all'interno una percentuale elevatissima di contributi del Pd",
ha commentato l'ultimo dei relatori per la Minoranza, Sergio
Bolzonello, ma a suo dire restano alcune criticità. "È una
importante e dovuta norma di manutenzione straordinaria, ma non
convince sul commercio (anche per lui andava stralciata la parte
per trattarla singolarmente) e sulla riqualificazione
dell'edilizia e delle strutture ricettive (anche qui, il Pd aveva
chiesto lo stralcio)", così come ci sono disposizioni che creano
conflitti nel settore turistico.
"Legge che segnerà il passo e un cambio di economia per il Friuli
Venezia Giulia, con una nuova visione di impresa, in grado di
affrontare il mercato in continua evoluzione e dove non mancano i
riferimenti all'Europa" per Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto
Fvg/Ar e relatore per la Maggioranza con la leghista Maddalena
Spagnolo. "Partire disgiunti per arrivare uniti", ha chiosato il
consigliere.
Infine le parole dell'assessore alle Attività produttive, Sergio
Emidio Bini, che ha spiegato che non è stato un iter facile, che
ha avuto bisogno di mesi per capire di cosa ci fosse bisogno
veramente. E che ha voluto fosse non la sua legge, ma di tutte le
forze politiche e delle rappresentanze sindacali e
imprenditoriali della regione.
Quanto ali ultimi articoli approvati (dall'83 al 92), hanno
riguardato lo sviluppo di una strategia di sostenibilità
aziendale, il welfare del territorio, la partecipazione dei
lavoratori alla gestione dell'impresa, con un aggancio, in questo
ultimo punto, alla legge di ristoro 3/2020 per delle specifiche
riguardanti il Tavolo permanente per il sistema produttivo
regionale quale organo deputato alla verifica dei regolamenti di
collaborazione.
Presenti anche modifiche alle leggi regionali 4 e 26 del 2005, 3
del 2015 e 5 del 2020, rispettivamente in materia di sviluppo
delle piccole e medie imprese, innovazione e ricerca scientifica,
cluster, sostegni per fronteggiare la crisi da Covid-19, oltre
all'aggiunta di una interpretazione autentica con cui Alberto
Budai e gli altri consiglieri della Lega hanno ottenuto che, alla
legge regionale 6/2019 sul recupero della competitività, si
chiarisse che per trasformazione di prodotti del settore
lattiero-caseario si intende anche quella di prodotti agricoli in
prodotti non agricoli.
Ancora Budai, a cui si sono aggiunti tutti i consiglieri di
Maggioranza, ha fatto mettere mano alla Lr 5/2020 in merito alle
previsioni per il settore agricolo e agroalimentare e al
Programma straordinario di interventi per sostenete le esigenze
di liquidità corrente del sistema produttivo agricolo, adottato
dalla Regione. L'intervento chiesto all'Aula permette di adeguare
il Programma anticrisi della Regione recependo integralmente le
recenti modifiche, apportate dalla Commissione europea, al quadro
giuridico comunitario relativamente alle misure di aiuto di Stato
a sostegno dell'economia nell'emergenza epidemiologica.
A cominciare dal presidente del Comitato per la legislazione, il
controllo e la valutazione, il consigliere Roberto Cosolini (Pd),
al pari di tutti i componenti del Comitato stesso, ha ottenuto
l'inserimento della clausola valutativa che consente il
monitoraggio da parte del Consiglio regionale dell'attuazione del
ddl 123 e la valutazione dei risultati ottenuti.
A chiudere il provvedimento, le norme finanziarie con gli
aggiustamenti dovuti dai nuovi impegni presi con l'inserimento di
ulteriori interventi. Ecco che le risorse messe in campo dalla
Giunta regionale registrano 300mila euro per il triennio 2021-23
a disposizione del Knowledge Intensive Business Service (Kibs),
ovvero delle aziende che forniscono servizi ad alto contenuto di
conoscenza, e altrettanti, medesimo periodo, per il Consorzio
unitario della montagna.
A questi, si aggiungono 40mila euro voluti da Sergio Bolzonello
(Pd) per finanziare nel 2021 un Master plan per i consorzi per il
recupero delle aree e degli edifici industriali dismessi o
degradati, oltre a 250mila euro chiesti da Mauro Bordin con altri
consiglieri della Lega per finanziare la riqualificazione e lo
sviluppo dei centri storici, delle frazioni e dei borghi.
ACON/RCM-fc