Salute: Conficoni (Pd), Giunta sia chiara dopo affanni modello Sacile
(ACON) Trieste, 6 feb - "Il modello Sacile è fermo al palo e in
stato di forte criticità. Oltre all'infelice decisione di
riconvertire l'Rsa in reparto Covid, regna l'incertezza sui tempi
di realizzazione degli interventi strutturali e sul potenziamento
di alcuni qualificanti servizi. Così, l'annunciato rafforzamento
della Cittadella della salute liventina sembra essersi perso
nella difficoltà generalizzata che, da tempo, attanaglia la
sanità del Friuli Occidentale, esasperando la popolazione locale
che paventa l'annessione al Veneto".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), che chiede "chiarezza in merito ai tempi relativi agli
interventi sul presidio ospedaliero di Sacile", attraverso
un'interrogazione alla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia
e, in particolare, all'assessore regionale alla Salute, Riccardo
Riccardi.
"Quasi due anni fa, ormai, la Giunta Fedriga si era impegnata a
potenziare il polo sanitario di Sacile, suscitando aspettative
che finora sono andate deluse. Per placare le proteste degli
amministratori locali, scaturite dalla decisione di trasformare
l'Rsa in reparto Covid, lo scorso ottobre - ricorda l'esponente
dem - l'assessore Riccardi aveva promesso lo stanziamento di
ulteriori 3,5 milioni di euro per adeguare i padiglioni nella
Cittadella della salute in riva al Livenza".
"Poi, nella legge di Stabilita? 2021, bocciando un emendamento
che avrebbe garantito le risorse, il presidente Massimiliano
Fedriga ha assicurato la disponibilità dei fondi. Alle reiterate
proteste sul livello di servizio offerto, ora si è aggiunta -
sottolinea Conficoni, che è anche componente della III
Commissione consiliare Salute - la proposta di referendum per il
passaggio di Sacile al Veneto, lanciata da un comitato di
cittadini".
"Un'iniziativa che parte proprio dallo strato critico della
sanita? nel distretto del Livenza e, in particolare, dal futuro
incerto del presidio ospedaliero di Sacile sul quale vi sono
evidenti segnali negativi. Per abbassare la tensione - conclude
la nota del Partito democratico - è utile che la Giunta regionale
faccia chiarezza al più presto, in primis sullo stato di
attuazione dei lavori di adeguamento previsti e finanziati con 4
milioni durante la precedente legislatura per aprire h24 il Csm,
attivare il Centro polifunzionale per la disabilita?, potenziare
l'offerta dei servizi di riabilitazione e aumentare i posti letto
per post acuti. Va anche precisato quando verrà concretamente
assegnato all'Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) il
promesso ulteriore finanziamento di 3,5 milioni di euro".
ACON/COM/db