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Cittadinanza attiva: pdl Honsell in V Comm, a marzo nuovo confronto

09.02.2021
17:11
(ACON) Trieste, 9 feb - Sul principio sono tutti d'accordo: incoraggiare la partecipazione democratica dei cittadini, per scacciare i demoni dell'anti-politica. Ma la proposta di legge presentata da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) - che istituisce organismi come i Comitati di partecipazione legislativa e la figura del rappresentante istituzionale degli interessi - incontra diverse resistenze. L'assessore regionale Pierpaolo Roberti, preferirebbe ad esempio "intervenire sui regolamenti, per non appesantire con una legge l'apparato burocratico". E così il gruppo di lavoro istituito in seno alla V Commissione, sotto la guida del presidente leghista Diego Bernardis, ha deciso di aggiornarsi al 9 marzo per un ulteriore confronto.

Nella riunione di oggi, Bernardis ha ricapitolato i punti-chiave della proposta di legge 59, che porta la firma del consigliere Honsell. Con l'obiettivo di avvicinare i rappresentanti di interessi legittimi all'Aula del Consiglio regionale, la pdl istituisce una serie di figure tra le quali il Comitato di partecipazione, formato da 25 cittadini di tre diverse circoscrizioni elettorali con l'obiettivo di proporre una legge. La norma dispone poi la creazione di un registro pubblico dei "portatori di interessi particolari" per favorire la trasparenza dell'attività di lobbyng.

"Questa proposta di legge non toglie prerogative a nessuno - ha voluto precisare Honsell - ma crea un canale per portare all'attenzione dei consiglieri nuove tematiche. Il problema è che alcuni gruppi di interesse non hanno contatti diretti con i consiglieri". Una tesi che non convince l'assessore Roberti. "In una regione di un milione e 200mila abitanti e nell'era dei social - ha osservato il titolare della delega a Funzione pubblica e Autonomie locali - credo sia facile per tutti comunicare, tanto è vero che riceviamo ogni giorno richieste da parte dei cittadini".

Ilaria Dal Zovo (M5S) ritiene invece che servano nuove modalità per incentivare la partecipazione, "dal momento che i cittadini utilizzano poco lo strumento delle petizioni e quasi mai quello della proposta di legge popolare".

Intervento che ha dato lo spunto a Franco Iacop (Pd) per una disamina completa della materia. "Prima di pensare a nuovi strumenti, per quanto interessanti - ha detto Iacop - dovremmo preoccuparci delle ragioni che impediscono il funzionamento di quel che già c'è: iniziative legislative popolari, petizioni, ma anche interpellanze e interrogazioni. Per non parlare dell'iniziativa legislativa dei consiglieri: dovremmo essere noi i legislatori titolari, mentre l'iniziativa è ormai in capo, non solo qui ma anche a Roma e in altre Regioni, all'Esecutivo. In ogni caso, i nuovi strumenti non dovrebbero mai sostituire le funzioni del consigliere, che ha il diritto-dovere di rappresentare gli elettori della sua comunità".

La riflessione di Iacop - che Roberti ha "condiviso pienamente", attirandosi una battuta "sull'effetto Draghi" - ha convinto Bernardis a proporre, nella prossima riunione, un'analisi degli strumenti attuali di partecipazione e dei loro limiti: "Verificheremo se è possibile apportare miglioramenti su quel che già c'è, prima di valutare l'opportunità di una nuova legge in materia". ACON/FA-fc



Diego Bernardis, presidente della V Commissione
L'assessore Fvg alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti
Furio Honsell (Open Fvg)