Cittadinanza attiva: pdl Honsell in V Comm, a marzo nuovo confronto
(ACON) Trieste, 9 feb - Sul principio sono tutti d'accordo:
incoraggiare la partecipazione democratica dei cittadini, per
scacciare i demoni dell'anti-politica. Ma la proposta di legge
presentata da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) - che istituisce
organismi come i Comitati di partecipazione legislativa e la
figura del rappresentante istituzionale degli interessi -
incontra diverse resistenze. L'assessore regionale Pierpaolo
Roberti, preferirebbe ad esempio "intervenire sui regolamenti,
per non appesantire con una legge l'apparato burocratico". E così
il gruppo di lavoro istituito in seno alla V Commissione, sotto
la guida del presidente leghista Diego Bernardis, ha deciso di
aggiornarsi al 9 marzo per un ulteriore confronto.
Nella riunione di oggi, Bernardis ha ricapitolato i punti-chiave
della proposta di legge 59, che porta la firma del consigliere
Honsell. Con l'obiettivo di avvicinare i rappresentanti di
interessi legittimi all'Aula del Consiglio regionale, la pdl
istituisce una serie di figure tra le quali il Comitato di
partecipazione, formato da 25 cittadini di tre diverse
circoscrizioni elettorali con l'obiettivo di proporre una legge.
La norma dispone poi la creazione di un registro pubblico dei
"portatori di interessi particolari" per favorire la trasparenza
dell'attività di lobbyng.
"Questa proposta di legge non toglie prerogative a nessuno - ha
voluto precisare Honsell - ma crea un canale per portare
all'attenzione dei consiglieri nuove tematiche. Il problema è che
alcuni gruppi di interesse non hanno contatti diretti con i
consiglieri". Una tesi che non convince l'assessore Roberti. "In
una regione di un milione e 200mila abitanti e nell'era dei
social - ha osservato il titolare della delega a Funzione
pubblica e Autonomie locali - credo sia facile per tutti
comunicare, tanto è vero che riceviamo ogni giorno richieste da
parte dei cittadini".
Ilaria Dal Zovo (M5S) ritiene invece che servano nuove modalità
per incentivare la partecipazione, "dal momento che i cittadini
utilizzano poco lo strumento delle petizioni e quasi mai quello
della proposta di legge popolare".
Intervento che ha dato lo spunto a Franco Iacop (Pd) per una
disamina completa della materia. "Prima di pensare a nuovi
strumenti, per quanto interessanti - ha detto Iacop - dovremmo
preoccuparci delle ragioni che impediscono il funzionamento di
quel che già c'è: iniziative legislative popolari, petizioni, ma
anche interpellanze e interrogazioni. Per non parlare
dell'iniziativa legislativa dei consiglieri: dovremmo essere noi
i legislatori titolari, mentre l'iniziativa è ormai in capo, non
solo qui ma anche a Roma e in altre Regioni, all'Esecutivo. In
ogni caso, i nuovi strumenti non dovrebbero mai sostituire le
funzioni del consigliere, che ha il diritto-dovere di
rappresentare gli elettori della sua comunità".
La riflessione di Iacop - che Roberti ha "condiviso pienamente",
attirandosi una battuta "sull'effetto Draghi" - ha convinto
Bernardis a proporre, nella prossima riunione, un'analisi degli
strumenti attuali di partecipazione e dei loro limiti:
"Verificheremo se è possibile apportare miglioramenti su quel che
già c'è, prima di valutare l'opportunità di una nuova legge in
materia".
ACON/FA-fc
Diego Bernardis, presidente della V Commissione
L'assessore Fvg alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti
Furio Honsell (Open Fvg)