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Giorno Ricordo: FI, memoria valori occidentali e contro totalitarismi

10.02.2021
11:11
(ACON) Trieste, 10 feb - "Per guardare al futuro si può scegliere di dimenticare, ma non è mai la strada giusta se si vuole che errori e orrori del passato non si ripetano e non si disonorino le vittime. Forza Italia, da tempo, ha scelto di non dimenticare e di condannare chi nega o sminuisce: fare memoria sulle vicende del confine orientale, senz'altro complesse, è il miglior antidoto contro guerre e totalitarismi".

Lo affermano in una nota i componenti del Gruppo consiliare regionale di Forza Italia, Giuseppe Nicoli, Piero Mauro Zanin, Mara Piccin e Franco Mattiussi, in occasione del Giorno del Ricordo.

"In Venezia Giulia, Istria e Dalmazia alla violenza nazifascista subentrò quella comunista dei partigiani di Tito e dello Stato jugoslavo che, in quanto a crudeltà, non fu secondo a nessuno. Foibe prima, esodo poi: i nostri connazionali, militari e civili, furono sottoposti - ricordano gli esponenti forzisti - a una violenza oggi inconcepibile. Foibe e fosse comuni che furono riservate anche a sloveni, croati e serbi che non si allineavano a Tito e alla sua folle ideologia".

"I documenti e i ritrovamenti continuano a emergere - continua la nota - e, nonostante la lontananza nel tempo, dopo decenni di colpevole oblio imposto da convenienze geopolitiche e non solo, la verità continua a uscire alla luce del sole, emergendo dal buio delle cavità carsiche dove giaceva".

"In Slovenia, in particolare, non si teme di fare i conti con il passato. Dovremmo finalmente farlo anche in Italia - auspicano i consiglieri regionali di FI - dove, invece, continua a comparire, di tanto in tanto, chi nega o relega queste vicende a semplici fatti di guerra in cui una parte reagisce all'altra, insultando di fatto le vittime di foibe ed esodo".

"Comprendere sempre più le vicende che portarono alle violenze del confine orientale, oltre a restituire un minimo di giustizia alle vittime, significa - conclude la nota - affermare i valori occidentali ed europei, rigettando finalmente le ideologie autoritarie e i nazionalismi del Novecento, che tanti dolori hanno causato". ACON/COM/db



Mara Piccin e Giuseppe Nicoli (FI)