Giorno Ricordo: FI, memoria valori occidentali e contro totalitarismi
(ACON) Trieste, 10 feb - "Per guardare al futuro si può
scegliere di dimenticare, ma non è mai la strada giusta se si
vuole che errori e orrori del passato non si ripetano e non si
disonorino le vittime. Forza Italia, da tempo, ha scelto di non
dimenticare e di condannare chi nega o sminuisce: fare memoria
sulle vicende del confine orientale, senz'altro complesse, è il
miglior antidoto contro guerre e totalitarismi".
Lo affermano in una nota i componenti del Gruppo consiliare
regionale di Forza Italia, Giuseppe Nicoli, Piero Mauro Zanin,
Mara Piccin e Franco Mattiussi, in occasione del Giorno del
Ricordo.
"In Venezia Giulia, Istria e Dalmazia alla violenza nazifascista
subentrò quella comunista dei partigiani di Tito e dello Stato
jugoslavo che, in quanto a crudeltà, non fu secondo a nessuno.
Foibe prima, esodo poi: i nostri connazionali, militari e civili,
furono sottoposti - ricordano gli esponenti forzisti - a una
violenza oggi inconcepibile. Foibe e fosse comuni che furono
riservate anche a sloveni, croati e serbi che non si allineavano
a Tito e alla sua folle ideologia".
"I documenti e i ritrovamenti continuano a emergere - continua la
nota - e, nonostante la lontananza nel tempo, dopo decenni di
colpevole oblio imposto da convenienze geopolitiche e non solo,
la verità continua a uscire alla luce del sole, emergendo dal
buio delle cavità carsiche dove giaceva".
"In Slovenia, in particolare, non si teme di fare i conti con il
passato. Dovremmo finalmente farlo anche in Italia - auspicano i
consiglieri regionali di FI - dove, invece, continua a comparire,
di tanto in tanto, chi nega o relega queste vicende a semplici
fatti di guerra in cui una parte reagisce all'altra, insultando
di fatto le vittime di foibe ed esodo".
"Comprendere sempre più le vicende che portarono alle violenze
del confine orientale, oltre a restituire un minimo di giustizia
alle vittime, significa - conclude la nota - affermare i valori
occidentali ed europei, rigettando finalmente le ideologie
autoritarie e i nazionalismi del Novecento, che tanti dolori
hanno causato".
ACON/COM/db