Viabilità: Piccin (FI), rotatoria a Rivatte grazie a Centrodestra
(ACON) Trieste, 10 feb - "Esprimo soddisfazione per quanto
emerso dall'audizione dei firmatari della petizione per la
costruzione di una rotatoria a Rivatte di Fiume Veneto, tra le
vie San Vito, Risorgimento e Michelangelo: l'assessore alle
infrastrutture ha riconosciuto la pericolosità di quel tratto di
viabilità e ha condiviso con la sottoscritta che la soluzione
della rotatoria è la migliore possibile. Ora si tratta di
affrontare i passaggi tecnici affinché l'intervento si realizzi
prima possibile. Il dato politico è che senza il centrodestra la
richiesta dei residenti, come avvenuto nella scorsa legislatura,
sarebbe probabilmente caduto nel dimenticatoio".
Ad affermarlo, in una nota, è la presidente della IV commissione
permanente regionale, Mara Piccin (Forza Italia), al termine
della seduta di oggi con l'audizione di Fabio Facca, primo
firmatario della petizione. Nei giorni scorsi, Piccin aveva
compiuto un sopralluogo nella località di Fiume Veneto,
incontrando alcuni dei residenti firmatari assieme all'ex sindaco
Christian Vaccher. La presidente della commissione si era assunta
l'impegno politico di appoggiare la realizzazione, pareri tecnici
permettendo, della rotatoria.
"Ora, dall'opposizione, le forze di centrosinistra sembrano far
di tutto per supportare questa soluzione - osserva Piccin -, ma
nella scorsa legislatura la precedente petizione dei residenti
non aveva avuto alcun seguito. Anche allora era in ballo un
intervento la cui progettazione ora è in fase avanzata, ovvero
l'allargamento della strada provinciale San Vito-Bannia, che
attraversa Rivatte. E oggi come allora la soluzione più
appropriata per venire a capo del problema sicurezza a Rivatte
appariva inserire la costruzione della rotatoria nell'ambito di
quell'intervento".
"Non vorremmo che, magari per accelerare l'iter di
quell'intervento - continua la forzista -, fosse mancato il
necessario coordinamento politico-amministrativo per la
progettazione e il finanziamento aggiuntivi di questa soluzione.
Se si trattava di soldi, è bene ricordare che, lungo quel tratto
di poche centinaia di metri, hanno perso la vita 24 persone,
mentre lungo l'intera San Vito-Bannia, in sei anni, si è
registrata una settantina di feriti nell'ambito di incidenti
stradali che, come riconosciuto dai tecnici di Fvg Strade, per la
loro dinamica sono in gran parte favoriti dall'alta velocità".
"Bene che, ora, ci sia condivisione politica sulla necessità
della rotatoria, in primis da parte dell'assessore - aggiunge
Piccin -, riconoscendo anche che eventuali accorgimenti quali
autovelox, riduzione dei limiti di velocità o altri sarebbero
temporanei, in attesa della soluzione ottimale e definitiva al
problema. Ora prendano il via le valutazioni tecniche e i
passaggi tecnici per poter presto avviare progettazione e
realizzazione della rotatoria".
ACON/COM/fa