Infrastrutture: Sergo (M5S), tutto fermo cantiere ponte torrente Torre
(ACON) Trieste, 12 feb - "Un cantiere lungo sei anni e, al
momento, nulla si muove, nonostante le rassicurazioni".
Lo rimarca in una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle in
Consiglio regionale Fvg, Cristian Sergo, riferendosi alla
realizzazione del ponte sul torrente Torre.
"Lo scorso 27 novembre, in sede di IV Commissione consiliare,
avevo chiesto informazioni sull'andamento dei lavori. L'assessore
regionale Graziano Pizzimenti e la Direzione - sottolinea
l'esponente pentastellato - avevano garantito la ripresa dei
lavori. Infatti, una volta depositate le carte dell'accertamento
tecnico preventivo, l'azienda aveva presentato una proposta di
risoluzione delle problematiche e le attività, se non già
iniziate, sarebbero dovute ripartire a breve. A tre mesi di
distanza, invece, nulla si muove".
"La vicenda nasce nell'agosto 2014, quando la Regione Friuli
Venezia Giulia aveva preso la decisione - ricorda Sergo - di
stralciare quest'opera dall'antico progetto della
Palmanova-Manzano. Nella primavera del 2015 venne indetta la gara
d'appalto, poi vinta nell'aprile 2016 dalla Icop di Basiliano in
associazione temporanea con la ditta Omba Impianti, grazie
soprattutto all'eccellente punteggio tecnico con il massimo dei
punti previsti: ovvero, 70 su 70".
"L'inaugurazione del cantiere - dettaglia ancora il consigliere
regionale del M5S - era avvenuta invece il 23 marzo 2017, alla
presenza delle più alte autorità regionali che assicuravano la
chiusura entro i 600 giorni consecutivi previsti da contratto,
cioè novembre 2019. I lavori, in realtà, vennero consegnati
solamente il 28 agosto 2017 e, durante il loro svolgimento, venne
redatta e approvata una perizia di variante nel dicembre 2017 che
aumentò l'importo dei lavori di circa 162mila euro, spostando il
termine di fine lavori all'aprile 2019".
"Nel febbraio 2018, invece, a fermare le opere furono le vicende
della Omba Impianti, messa in liquidazione nel dicembre 2017.
Dopo la sospensione, il cantiere fu ripristinato solo nel giugno
successivo con un differimento dei termini di 94 giorni, ma alla
fine dello stesso anno tutto di nuovo fermo, questa volte a
seguito del cedimento di una tubazione dell'impalcato metallico.
Le indagini - spiega Sergo - sono risalite alla causa, ovvero
l'uso di acciai non conformi ai requisiti di norma, nonostante le
documentazioni fornite attestassero il contrario. Il 13 giugno
2019 si sospesero definitivamente i lavori, richiedendo
all'impresa di presentare una proposta di risoluzione della non
conformità. La stessa sembrava essere arrivata nel novembre 2020
e i lavori, se non già ricominciati, sarebbero partiti a breve.
Siamo a metà febbraio e, dopo quasi tre mesi, nel cantiere nulla
si muove".
"Stiamo parlando di un'opera che, da sola, vale circa 20 milioni
di euro e che, a distanza di sei anni dalla gara d'appalto, è ben
lungi dall'essere terminata. Si parla tanto di infrastrutture da
realizzare velocemente in tempi di Recovery Fund, ma questo è un
esempio di come il sistema Paese, inteso come Istituzioni e
imprese, non deve realizzare opere pubbliche. Spesso il Movimento
5 Stelle e il Governo Conte sono stati sbeffeggiati per
l'incompetenza o per bloccare le grandi opere. L'efficienza
dell'Esecutivo Conte e del M5S - conclude la nota - si può invece
constatare a Genova, dove in soli due anni dal disastro venne
demolito e realizzato ex novo il ponte Morandi, lungo più di un
chilometro. Cosa dovremmo dire di chi, dopo 7 anni, sta ancora
realizzando il ponte sul Torre di 600 metri?".
ACON/COM/db