Porzûs: Zanin, la ricerca di giustizia e verità porta libertà
(ACON) Faedis, 14 feb - "Il Consiglio regionale alle malghe di
Porzûs per commemorare il 76esimo anniversario dell'eccidio di 18
partigiani, tra cui una donna. Ha ancora senso essere qui perché
la ricerca della verità e della giustizia ci porta la libertà, un
valore a cui questi uomini si erano votati per cercare di
sconfiggere un nemico crudele come il nazifascismo senza sapere
che, al loro fianco, chi credevano amico aveva idee diverse per
queste terre, ovvero portarle sotto il dominio comunista
jugoslavo filo-russo".
Così si è espresso il presidente dell'Assemblea legislativa
regionale, Piero Mauro Zanin, in occasione della deposizione di
un mazzo di fiori alle malghe di Topli Uorch, in Comune di Faedis
(oggi più note con il toponimo di Porzûs, dal nome di una vicina
frazione del Comune di Attimis), e di una corona d'alloro sia al
monumento ai caduti di tutte le guerre in piazza Pelizzo, in
centro al paese, sia davanti alla chiesa parrocchiale della
frazione di Canebola, dove a ricordo si è svolta una santa messa.
Con il presidente, i consiglieri regionali Cristiano Shaurli,
Elia Miani, Lorenzo Tosolini, Franco Iacop, Edy Morandini e
Leonardo Barberio, oltre all'assessore Graziano Pizzimenti in
rappresentanza della Regione e numerosi sindaci del territorio
che guarda alle Prealpi Giulie.
"Quegli uomini - ha detto anche il presidente dell'associazione
Partigiani Osoppo-Friuli, Roberto Volpetti - sono testimoni di un
grade sacrificio per la patria e per la libertà. È un sacrificio
che mantiene viva la propria attualità perché rivolto a ideali
che, ancora oggi, vale la pena difendere".
"È stato un sacrificio che ha salvato la democrazia della nostra
regione e del nostro popolo. La verità è stata svelata: sono
martiri che combatterono per la libertà delle nostre terre, a
loro va l'onore", gli ha fatto eco il presidente Zanin.
"Solo la piena assunzione della grandezza dell'errore di chi ha
armato la mano assassina, può portarci a rendere il ricordo di
oggi un insegnamento per il futuro", ha affermato il sindaco di
Faedis, Claudio Zani, in apertura di cerimonia, svoltasi con il
pathos di sempre nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia
da Covid-19. "Solo attraverso la consapevolezza che si è trattato
di una delle pagine più nere della lotta di Liberazione potremo
ricordare insieme le vittime innocenti dell'eccidio di Torlano,
le case bruciate di Faedis e di tanti altri paesi di queste
nostre colline, i loro cittadini trucidati e deportati,
rappresentati dalla fascia tricolore dei loro sindaci".
ACON/RCM