Fvg-Ue: Zanin in Civex, nuovo patto migrazione e asilo sia equilibrato
(ACON) Trieste, 16 feb - "L'Unione europea ha fatto bene a
esaminare in maniera seria il tema della migrazione e dell'asilo
attraverso un patto che si fonda su responsabilità proporzionale
e solidarietà, superando le pecche manifestate dal regolamento di
Dublino".
Lo ha evidenziato oggi il presidente del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, nel corso di un
intervento in videoconferenza durante i lavori del Comitato
europeo delle Regioni (CdR), in particolare della Commissione
Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (Civex)
della quale è vicepresidente.
La riunione era incentrata sull'esame del nuovo patto sulla
migrazione e l'asilo, illustrato dalla relatrice (la tedesca
Antje Grotheer, vicepresidente del Consiglio comunale di Brema) e
in attesa di essere presentato alla sessione plenaria del CdR in
programma a metà marzo.
"Bene la riflessione relativa al superamento del vincolo sui
Paesi di primo approdo - ha specificato il presidente del Cr Fvg,
riprendendo le tematiche esposte da Groother - e anche i numerosi
richiami al coinvolgimento delle autorità locali e regionali su
numerosi aspetti relativi alle procedure. In particolare,
l'accesso diretto alle risorse finanziarie".
Ai lavori ha preso parte anche lo svedese Tomas Tobé, relatore
del Parlamento europeo in merito al regolamento sulla gestione
dell'asilo e della migrazione.
"Dovremmo confermare quanto previsto dagli estensori del
documento - ha aggiunto Zanin - perché credo che siano
equilibrati riguardo il meccanismo di solidarietà obbligatoria e
la responsabilità proporzionale, finalizzati a garantire che l'Ue
sia ferma con coloro che non sono ammissibili, severa con i
trafficanti di uomini e donne, solidale con i migranti e i
richiedenti asilo che ne hanno diritto".
"Parlando da una Regione come il Friuli Venezia Giulia, al
confine nordest dell'Italia, mi auguro - ha concluso Zanin - che
gli altri Paesi dell'Ue, meno coinvolti sul tema specifico,
sappiano essere uniti sul principio di condivisione dell'ideale
europeo".
Il patto, oggetto di una sessantina di emendamenti, mira a
costruire un sistema in grado di gestire e normalizzare a lungo
termine la migrazione. L'obiettivo è quello di instaurare un
quadro europeo duraturo per gestire l'interdipendenza tra le
politiche e le decisioni degli Stati membri, nessuno dei quali
chiamato ad accollarsi responsabilità sproporzionate ma, altresì,
legato a una solidarietà paritaria su base costante.
Un approccio globale che contempla le politiche nei settori della
migrazione, dell'asilo, dell'integrazione e della gestione delle
frontiere, che ha già visto la Commissione intraprendere
consultazioni specifiche con il Parlamento europeo, tutti gli
Stati membri e un'ampia gamma di portatori d'interessi della
società civile, delle parti sociali e delle imprese.
ACON/DB-fc