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Question time: da Riccardi risposte su vaccini e variante inglese

17.02.2021
14:27
(ACON) Trieste, 17 feb - La situazione di emergenza sanitaria è stata ancora una volta al centro del question time di oggi in Consiglio regionale. Il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha risposto a tredici interrogazioni rapide presentate da altrettanti consiglieri, fornendo alcune informazioni aggiornate sull'andamento della pandemia.

Nella risposta a Ilaria Dal Zovo (M5S) - che chiedeva notizie sul monitoraggio delle pericolose varianti Covid - Riccardi ha fatto riferimento a una raccolta di campioni positivi effettuata il 5 e 6 febbraio in regione: "Sono stati analizzati - ha spiegato il vicegovernatore - 343 campioni, provenienti da tre laboratori: 17 di questi presentavano la mutazione della variante inglese. La percentuale è dunque del 5 per cento in regione, con una punta del 9 nel Friuli occidentale in base a queste analisi, che saranno seguite da ulteriori monitoraggi. Si lavora anche sulle varianti brasiliana e africana: al momento però, su 80 campioni raccolti tra dicembre e febbraio, nessuno presentava quelle caratteristiche".

Francesco Russo (Pd) ha invece chiesto ragione della mancata riattivazione delle visite medico-sportive dedicate agli atleti disabili al Gervasutta di Udine. "A causa dell'emergenza pandemia - gli ha risposto Riccardi - l'Asufc ha dovuto distogliere molte risorse: tra i medici destinati ai reparti Covid c'è anche chi seguiva questi certificati. E' previsto comunque di riaprire l'attività ambulatoriale lunedì prossimo, 22 febbraio, compatibilmente con la situazione dei contagi Covid".

Il consigliere Walter Zalukar (Misto) ha messo invece a fuoco il tema delle liste d'attesa, definite "un'emergenza nell'emergenza", chiedendo alla Giunta la tempistica dei monitoraggi previsti dalla legge. "E' la quarta interrogazione sullo stesso tema", ha evidenziato Zalukar. "Manderò al consigliere una lunga risposta scritta sul tema delle liste di attesa in rapporto alle normative", ha risposto Riccardi.

L'obiettivo di garantire "un congruo numero di medici di medicina generale anche nelle aree contraddistinte dalle tre minoranze linguistiche" era al centro dell'interrogazione di Igor Gabrovec (Pd). "Esigenza legittima", ha concordato il vicegovernatore Riccardi, che però ha spiegato una serie di difficoltà a cui va incontro la Regione: "Da noi il rapporto è di un medico ogni 1300 abitanti in base ad intese con gli organismi sindacali, e per la Regione è difficile negoziare una riduzione del numero di pazienti".

Roberto Cosolini (Pd) ha chiesto informazioni sulla situazione della riabilitazione neurologica intensiva nell'area triestina, con riferimento all'interruzione dell'attività del reparto di medicina riabilitativa all'Ospedale Maggiore. Il vicegovernatore, che condivide queste preoccupazioni, ha esposto in modo dettagliato i dati forniti dalle aziende sanitarie: "Nell'Azienda giuliano-isontina - ha detto Riccardi - l'attività in fase acuta non è mai stata sospesa, nemmeno nei momenti più critici. Nel 2020 tutti i pazienti sono stati presi in carico, 350 persone per più di 4000 trattamenti. La direzione di Asugi è consapevole dell'importanza della riabilitazione, e appena finita l'emergenza riaprirà il reparto al Maggiore".

La consigliera del Pd, Mariagrazia Santoro, ha esposto il problema delle vaccinazioni anti-Covid per gli ultraottantenni con malattie croniche e fragilità, chiedendo alla Giunta come mai la somministrazione del vaccino non avvenga "nelle strutture più vicine o negli ambulatori dei medici di base di riferimento". "Se fossimo in una condizione normale lei avrebbe ragione su tutto il fronte - ha replicato Riccardi - ma difficoltà e disagi ci sono in tutto il Paese. In ogni caso, in tre giorni 54mila su 93mila aventi diritto al vaccino sono riusciti a prenotarsi, siamo ben oltre il 50 per cento. Credo - ha aggiunto l'assessore - che i medici di medicina generale potranno giocare un ruolo importante, soprattutto nella somministrazione del vaccino Astra Zeneca che non ha il problema della catena del freddo".

La presa in carica dei pazienti post-Covid era invece l'oggetto dell'interrogazione di Simona Liguori (Cittadini), che ha chiesto a Riccardi quali risorse siano state messe in campo per favorire la presa in carico riabilitativa a domicilio. "Le persone guarite che continuano ad avere problemi legati al Covid trovano risposte a vari livelli - ha risposto Riccardi - : a dicembre le aziende sanitarie hanno garantito la presa in carico di 40 persone ciascuna".

Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini, ha posto il problema della carenza di personale dirigenziale nell'azienda Asfo del Friuli occidentale, riferendosi in particolare all'organico dell'ospedale di San Vito al Tagliamento e criticando apertamente recenti dichiarazioni attribuite al direttore generale. "Non è stato mai detto che i concorsi in programmazione sono gli unici che saranno banditi - ha replicato il vicegovernatore - L'azienda, anche a causa di condizioni esogene, si trova al centro di una quotidiana polemica. Fino a non molti mesi fa tutto pareva funzionare perfettamente nell'Asfo, ora tutto sarebbe sbagliato¿ Sarà comunque l'atto aziendale, con delibera di giunta, a stabilire quel che si dovrà fare". "Il dg è stato sfiduciato da 1500 persone che lavorano nell'Asfo - ha controrisposto Centis - : prendo atto che il direttore generale oggi non è in linea con quel che dice Riccardi".

Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Cristian Sergo, ha chiesto garanzie sull'efficacia delle mascherine fornite al sistema sanitario regionale. "Sergo parla di mascherine fornite alle Regioni dalla struttura commissariale - ha risposto Riccardi - e precauzionalmente ritirate, ma erano quelle validate dal Comitato tecnico scientifico. E in alcuni casi, nel periodo iniziale della pandemia, non sono state distribuite mascherine ritenute non idonee".

Il sostegno finanziario ai "caregiver familiare", cioè a chi si prende cura o assiste persone con problemi legati a invecchiamento e malattie croniche, è stato posto all'attenzione da Andrea Ussai (M5S). Riccardi ha risposto che "sono state già recepite le indicazioni ministeriali e tutto sarà fatto entro il termine previsto del 23 marzo".

Franco Iacop (Pd) è tornato sul tema delle vaccinazioni anti-Covid agli over 80, con particolare riferimento a chi riceverà la dose di vaccino a domicilio. La sua interrogazione ha dato a Riccardi l'occasione per precisare "che la Regione non ha definito le categorie con le quali iniziare la vaccinazione, e applica il piano adottato dal Ministero della salute". Il vicegovernatore ha poi definito "inaccettabile" che la disabilità venga in graduatoria dopo la categoria della vulnerabilità, "ma le regole, ripeto, non le abbiamo fatte noi". Sul quesito puntuale posto da Iacop, il titolare della Salute ha detto che per i vaccini a domicilio si utilizzerà il personale medico e infermieristico che già segue già le vaccinazioni, quello distrettuale che opera nelle Rsa e il personale medico individuato tramite bando di Protezione civile. Chiara Da Giau (Pd) ha invece posto il problema della pediatria di libera scelta nel distretto del Noncello, chiedendo al vicegovernatore di fornire un quadro preciso sulla situazione in termini di organico. Riccardi ha risposto nel dettaglio e ha parlato di "ingiustificato allarme sociale, dovuto a disinformazione sui social: non ci sono al momento carenze in Asfo e nel distretto del Noncello". Da Giau ha raccomandato allora "una comunicazione più puntuale e tempestiva per le famiglie".

I disagi riscontrati nel Pordenonese durante la campagna vaccinale sono stati evidenziati invece da Nicola Conficoni (Pd), che ne ha chiesto conto alla Giunta, lanciando l'idea di utilizzare anche il quartiere fieristico. "Sono stati scelti ambulatori già attrezzati - ha ricordato Riccardi - : oggi non è compatibile l'utilizzo della Fiera, ma lo sarà quando la campagna avrà numeri più massicci".

ACON/FA-fc



Walter Zalukar (Misto)
Simona Liguori (Cittadini)
Franco Iacop (Pd)