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Pesca sportiva: Piccin (FI), trote non autoctone per rilancio settore

17.02.2021
16:20
(ACON) Trieste, 17 feb - "La Regione ha ultimato un primo studio del rischio, con riferimento alla possibilità di immettere la trota iridea nei canali artificiali del Friuli Venezia Giulia. Venerdì prossimo, 19 febbraio, è previsto che la Giunta regionale incarichi l'Ente tutela patrimonio ittico di inviare lo studio al ministero dell'Ambiente, che avrà poi 60 giorni per autorizzare l'operazione".

Lo riferisce in una nota la consigliera regionale Mara Piccin (FI), dichiarandosi soddisfatta della risposta alla sua interrogazione urgente che puntava a comprendere a che punto siano studio e tempistiche per autorizzare l'immissione di specie ittiche non autoctone, "tema che seguo da tempo", evidenzia la forzista.

"Il numero di pescatori sportivi, in Fvg, si è dimezzato nell'arco dell'ultimo decennio - sottolinea -. Uno dei problemi è il blocco delle gare di pesca sportiva, settore importante anche dal punto di vista turistico, in ragione del divieto di immissione di specie non autoctone, che però può essere superato per ragioni di rilevante interesse pubblico, ma soltanto una volta realizzato uno studio sul rischio che l'immissione comporta per la conservazione delle specie e degli habitat naturali, predisposto dall'ente richiedente".

"Considerando l'imminente riapertura della pesca sportiva e che le gare, proprio in ragione del divieto di immissione, sono bloccate da diversi anni - aggiunge la Piccin -, è urgente provvedere in tempi brevi a svolgere tutte le attività per immettere specie non autoctone. In Aula, oltre all'annuncio inerente la trota iridea in canali artificiali, si è data notizia che la Regione sta lavorando per predisporre un secondo studio sulla possibilità di immettere trota fario e iridea in alcuni tratti di corsi d'acqua naturali. Questo secondo studio terrà ovviamente conto di eventuali criticità che potrebbero essere segnalate dal ministero nell'esame del primo".

"I dati dell'Ente tutela patrimonio ittico della Regione - ricorda la consigliera - testimoniano la costante diminuzione dei documenti che vengono rilasciati a quanti vogliono esercitare la pesca sportiva nel singolo anno considerato, previo pagamento di un canone (per i residenti) o autorizzazione (per i non residenti). Nel 2010, i documenti rilasciati ai residenti sono stati 20.833, ai non residenti 2.219. Nel 2020, sono stati rispettivamente 11.143 e 516. Volendo considerare il 2020 come un anno particolare, a causa delle conseguenze dell'emergenza Covid-19, la sostanza non cambia se prendiamo come riferimento il 2019: 12.397 e 647".

"In sostanza, in regione abbiamo assistito al quasi dimezzamento dei pescatori sportivi in 10 anni. Il settore - chiosa l'esponente di Centrodestra - necessita di tutte le tutele possibili per il suo rilancio". ACON/COM/rcm



Mara Piccin (FI)