Agricoltura: no Aula a mozione Patto su revisione Pac 2021-27
(ACON) Trieste, 17 feb - Bocciata a maggioranza dall'Aula la
mozione con cui Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli (Patto)
chiedevano un impegno dei presidenti di Consiglio e Giunta
regionali ad "attivarsi presso il Governo, il Parlamento e il
Comitato europeo delle regioni affinché intervengano, con
immediatezza e sollecitudine, per far sì che i regolamenti per la
nuova Pac 2021-27 siano allineati alle strategie Farm to Fork e
Biodiversità 2030 per realizzare compiutamente il Green Deal
europeo anche nel settore dell'agricoltura".
È un testo che risulta tardivo, gli è stato però risposto dalla
Giunta, ma prima ancora tanto da Cristiano Shaurli (Pd), che
comunque ha difeso gli intenti del documento anche se avrebbe
preferito puntasse più su un impegno di autonomia di
programmazione e governance regionale dato che si sta andando
verso il modello francese, dove lo Stato decide e le Regioni
eseguono, quanto da Alberto Budai (Lega), a detta del quale "le
aziende agricole devono essere messe in grado non solo di
ricevere degli aiuti, ma di avere accesso al credito e
soprattutto avere una sicurezza di mercato e di strategia futura.
Anche perché rischiamo di parlare di una Pac che immette delle
misure inutili in questo momento, alla luce della pandemia che ha
sconvolto l'intero sistema".
Per la Giunta, il ritardo è segnato specialmente dal fatto che
"Parlamento, Consiglio e Commissione europei hanno già definito
le rispettive posizioni negoziali rispetto alle proposte di
regolamento concernenti la riforma della Pac e il 10 novembre
scorso ha preso avvio il negoziato tra i tre co-legislatori che
porterà all'approvazione della riforma. Inoltre la Commissione
europea ha poi pubblicato a dicembre un documento contente
raccomandazioni per sostenere gli Stati nella costruzione della
Pac, garantendo al contempo che i loro Piani strategici
contribuiscano in modo ambizioso al Green Deal europeo".
"Avevo già tentato di sollevare un tema simile due anni fa, ma al
ritiro della mia mozione, come richiestomi dall'assessore
Zannier, non è seguita alcuna discussione a livello consiliare",
è stata la reazione di Moretuzzo.
Premesse della mozione, quali sicurezza alimentare, qualità a
prezzi accessibili, investimento nell'ammodernamento delle
filiere produttive, difese invece da Furio Honsell (Open Fvg)
"perché ci sono rischi che possono essere davvero gravi, se non
affrontiamo per tempo il tema della sostenibilità", e da Ilaria
Dal Zovo (M5S), per la quale "è giunto il momento di decidere
quale futuro vogliamo lasciare alle future generazioni". Mentre
Leonardo Barberio (FdI) ha affermato che si tratta di "principi
sanissimi, ma bisogna calcolare la fattiva possibilità di
metterli in pratica, perché se ciò accadesse potremmo trovarci
nel dover decidere chi mangia oggi e chi invece manga domani".
ACON/RCM-fc