Regeni: Ghersinich (Lega), soddisfatto per appoggio unanime a mozione
(ACON) Trieste, 18 feb - Il Friuli Venezia Giulia chiede verità
per Giulio Regeni, lo fa attraverso una mozione approvata
all'unanimità quest'oggi dal Consiglio Regionale recante la prima
firma del consigliere Giuseppe Ghersinich.
Lo ricorda una nota diffusa dal gruppo della Lega. "L'Esecutivo
nazionale consideri una drastica azione della Rappresentanza
diplomatica italiana nella Repubblica Araba d'Egitto, affinché le
circostanze dell'omicidio di Giulio Regeni possano finalmente
venire chiarite tramite un giusto processo nei confronti dei
perpetuatori individuati dalle indagini svolte dagli inquirenti
italiani". Questo in sintesi il contenuto della mozione approvata
quest'oggi dal Consiglio regionale.
"Era il 25 gennaio del 2016, quando al Cairo venne assassinato in
circostanze che non sono state ancora del tutto chiarite, il
ricercatore friulano dell'Università di Cambridge, Giulio Regeni,
sono trascorsi ormai cinque anni, penso che sia venuto il tempo
di far luce su quei tragici fatti che non possono venire
occultati e restare impuniti", dichiara il Consigliere regionale
Giuseppe Ghersinich, promotore dell'iniziativa.
"Da quanto emerso anche dalle recenti dichiarazioni del
Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Roma -
si legge ancora nel comunicato che riporta il testo della mozione
- il rapporto di collaborazione con l'Egitto nel corso delle
indagini sull'omicidio Regeni è stato laborioso, difficoltoso,
complesso e non pienamente compiuto".
"La tragica vicenda del nostro giovane corregionale - sottolinea
ancora Ghersinich - mi aveva già colpito prima che entrassi nelle
istituzioni, da sempre anche in quanto ex appartenente delle
Forze dell'ordine mi sono battuto per la legalità, un valore che
sento in me molto forte e che ha rappresentato e rappresenta il
mio faro nella mia vita professionale prima e politica ora, con
questa mozione ho voluto associarmi a tutti coloro che in questi
anni hanno mantenuto viva la volontà di scoprire la verità sulla
vicenda Regeni", prosegue il consigliere triestino.
"Vorrei far pervenire inoltre - prosegue il consigliere - la
vicinanza di tutto il Consiglio regionale alla famiglia Regeni,
un esempio per tutti noi di passione civica e rettitudine morale
nella loro ricerca della verità. Sono soddisfatto della grande
condivisione che ho trovato in seno al Consiglio su questa mia
mozione, da parte di tutti i colleghi sia di maggioranza che di
opposizione intervenuti a riguardo in Aula, su questo tema non ci
sono state divisioni di fazione o di colore politico, ringrazio
in particolare il consigliere Honsell che da anni si spende per
questa causa, l'auspicio è che le nostre pressioni come Comunità
regionale siano ascoltate".
"Il nostro Paese negli ultimi anni - continua Ghersinich - si è
troppo spesso mostrato pavido in politica estera, difendere i
cittadini italiani è un dovere del nostro Stato e auspico in
questo senso un deciso cambio di rotta. Si tratta di un dovere
civico prima che politico, nella consapevolezza che un torto
subito da un nostro corregionale rappresenta anche per noi tutti
una ferita aperta".
"Abbiamo la responsabilità da rappresentanti dei cittadini di
tutta la nostra Comunità autonoma di non abbassare la guardia su
queste ingiustizie che sono accadute - osserva ancora il
consigliere leghista - mostrandoci fermi nella condanna di quanto
avvenuto e quantomai risoluti nel pretendere che i fatti emergano
e che si individuino i veri responsabili e mandanti di questo
efferato delitto".
"Ritengo infine - conclude Ghersinich - che nelle controversie
internazionali sia importantissima la presa di posizione dei
Governi e delle Istituzioni locali come elemento di pressione sui
Governi e sui Tribunali, perché non venga ostacolata la ricerca
della verità e si possa aiutare a costruire un clima favorevole
all'accertamento dei fatti avvenuti".
ACON/COM/fa