Commercio: sì Aula a sostegno attività Fvg con proventi tassazione web
(ACON) Trieste, 18 feb - L'Aula ha accolto all'unanimità la
mozione del Patto per l'Autonomia, poi sottoscritta da tutti i
Gruppi consiliari, con cui si chiede alla Giunta regionale di
supportare, nell'interlocuzione con il Governo e le istituzioni
europee, tutte le proposte volte a tassare in modo equo i servizi
digitali, comprese quelle approvate recentemente e finalizzate a
irrobustire la legge nazionale sulla Digital Tax. Ma anche far sì
che quota parte delle risorse ottenute dalla tassazione sui
ricavi da servizi digitali maturati in Friuli Venezia Giulia
siano destinate al bilancio regionale, per poter garantire alle
piccole attività di vicinato un sostegno economico rilevante per
affrontare l'attuale crisi economica e sociale.
Illustrando i contenuti del documento, Massimo Moretuzzo,
capogruppo del Patto, ha ammesso che si tratta di "una dinamica
che non muterà certo con una mozione, ma possiamo agire per
sostenere le nostre forme di economia locale e dunque, da un
lato, attrezzare anche il nostro commercio locale all'e-commerce
e, dall'altro, individuare come fare leva sul Governo per
addivenire a una tassazione internazionale sui ricavi dei giganti
del web".
Il consigliere ha detto dei vari tentativi, a livello europeo e
mondiale, per far fronte al Base Erosion e al Profit Shifting,
ossia dell'elusione fiscale da parte delle grandi multinazionali
del digitale, compreso il suggerimento della Commissione europea
inerente la creazione di sistemi statali di tassazione dei
servizi digitali di tipo unilaterale, noti come Digital Service
Tax. E non ultima la Finanziaria 2019 nazionale, che si ispira
sia nei principi sia nel metodo proprio alla Digital Service Tax
disponendo un'imposta sui servizi digitali per i soggetti con
ricavi complessivi superiori ai 750 milioni di euro, di cui
almeno 5,5 milioni realizzati su territorio italiano.
Prima della votazione, i consiglieri intervenuti hanno affermato
che si tratta di un tema importantissimo, che per la sua
attualità necessita di riflessioni anche più ampie di quelle
inserite nella mozione, con uno sguardo alle decisioni a livello
europeo (dal dem Franco Iacop al pentastellato Cristian Sergo e a
Furio Honsell di Open Fvg), senza demonizzare nessuno ma con
interventi di sostegno al commercio locale che si dimostrano
necessari (Mauro Bordin della Lega) e senza dimenticare gli
aspetti occupazionali che girano intorno a queste grandi società
dell'e-commerce, vedi la condizione del personale alla Amazon nel
Pordenonese (tema toccato da Chiara Da Giau del Pd).
"Tra il 2015 e il 2019 - ha concluso l'assessore regionale alle
Finanze, Barbara Zilli - i giganti del web hanno più che
raddoppiato il loro fatturato con un ritmo, a livello mondiale,
di 10 volte superiore di quello delle grandi aziende
manifatturiere. Quindi il tema è della giustizia economica e
fiscale, ma anche del rispetto della concorrenza, con un
cambiamento dei consumi delineatosi già prima del Coronavirus
finalizzato a un loro alto grado di dematerializzazione".
ACON/RCM-fc