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Edilizia: no Aula a mozione su nuovi modelli costruttivi

18.02.2021
18:32
(ACON) Trieste, 18 feb - Il Covid ha cambiato la scuola non soltanto per l'introduzione obbligata della didattica a distanza. L'emergenza sanitaria impone infatti anche una revisione strutturale degli edifici scolastici, che favorisca distanziamento e classi meno numerose. Per questo vanno adeguati e ripensati i progetti di ristrutturazione che stanno per essere realizzati.

È questo il cuore della mozione presentata oggi in Aula da Mariagrazia Santoro, consigliera del Pd, che chiedeva alla Giunta di "proporre un nuovo modello per la costruzione degli edifici scolastici e la loro ristrutturazione", con l'impegno a convocare un tavolo permanente. Il testo non ha però convinto la maggioranza del Consiglio e la mozione è stata respinta.

"La Regione oggi dispone - ha ricordato Santoro - di un'importante provvista economica per la ristrutturazione delle scuole, circa 250 milioni che, se ben impiegati, potrebbero far diventare il Friuli Venezia Giulia un laboratorio per l'edilizia del futuro. Non avrebbe senso invece - ha continuato la consigliera Pd - portare avanti progetti che metterebbero a posto le aule di una volta, senza adeguarle alle mutate esigenze didattiche e al bisogno di spazi suggerito dall'emergenza Covid".

La proposta di Santoro ha convinto Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'autonomia ("Rischiamo di spendere soldi per lavori che presto potrebbero rivelarsi superati"), il consigliere Pd Enzo Marsilio, che ritiene auspicabile un cambiamento strutturale dell'offerta formativa, e Igor Gabrovec (Ssk), che ha fatto cenno alle strutture scolastiche antiquate nelle province di Trieste e di Gorizia.

Ragionamenti che non sono bastati a superare la diffidenza della Lega, espressa a voce alta da Lorenzo Tosolini: "E' una buona idea imparare da chi è più avanti di noi, ma se dovessimo fare un tavolo tecnico con insegnanti, sindacati e altri soggetti interessati non riusciremmo a spendere le risorse rapidamente, come invece è necessario. Mi pare che si voglia volare un po' troppo alto e che si rischi in questo modo di fare la fine di Icaro".

Concetti condivisi dall'assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti: "Credo che un ulteriore tavolo non sia necessario, perché soprattutto su scuole materne, elementari e medie il confronto c'è già: ogni intervento è concertato e spesso la proposta parte dai sindaci - ha detto l'esponente della Giunta - . Si tratta poi di lavori complessi che mettono in gioco diversi soggetti: c'è ad esempio la variabile Soprintendenza, se l'edificio è vincolato. In ogni caso i progetti che stanno per partire non riguardano solo l'adeguamento antisismico ma anche l'efficientamento energetico e alcuni interventi di rimodulazione degli spazi".

"Non ha senso dare la colpa agli altri, alla Soprintendenza o ai sindaci: un bravo progettista è capace di lavorare con tutti questi soggetti - ha controreplicato Santoro, delusa dalla risposta dell'assessore - : mi dispiace che questa Giunta non voglia guardare al futuro". ACON/FA-fc



Lorenzo Tosolini (Lega)
Massimo Moretuzzo (Patto)