Fauna selvatica: Miani (Lega), dissuasori ridurranno gli incidenti
(ACON) Trieste, 18 feb - "È necessario sensibilizzare gli enti
gestori della rete stradale ad attivarsi al fine di individuare i
tratti della viabilità più soggetti all'attraversamento da parte
della fauna selvatica e di procedere così all'installazione di
appositi dissuasori ottici o acustici sui guardrail e sui
cosiddetti delineatori normali di margine".
Lo afferma, in una nota, il consigliere della Lega, Elia Miani,
esprimendo soddisfazione per l'accoglimento della mozione
"Installazione di dissuasori per la fauna selvatica sui guardrail
e sui delineatori normali di margine stradale" di cui è primo
firmatario e ribadendo come "sia necessario agire per prevenire e
contrastare il fenomeno, riducendo il rischio al minimo e come
serva a poco l'istituzione del Fondo sul quale rivalersi per il
risarcimento dei danni alle vetture, piuttosto che alle moto,
quando a essere in pericolo è la vita dei conducenti".
"Ogni anno - prosegue Miani - si verificano in tutta Italia
centinaia di incidenti stradali dovuti ad impatto con vari
esemplari della fauna selvatica, soprattutto con caprioli e
cinghiali e, purtroppo, la nostra Regione registra numeri di un
certo rilievo in questa spiacevole statistica. Sono numerosi gli
incidenti che si potrebbero citare - spiega il consigliere
leghista - che hanno avuto pressoché lo stesso esito: un animale
morto o ferito e danni, anche gravi, alle autovetture. Se si
vogliono ricordare incidenti con purtroppo esiti più seri, si può
citare l'impatto che ha visto coinvolti un motociclista e un
cinghiale avvenuto il 23 novembre dell'anno scorso in Comune di
Doberdò del Lago, con il centauro rimasto gravemente ferito.
Purtroppo, andando indietro nel tempo, le notizie di cronaca
riportano anche incidenti con esiti mortali".
"Alcuni Comuni hanno già provveduto in modo autonomo
all'installazione di tali dispositivi - precisa Miani - ma
l'intervento regionale, per instaurare un dialogo con gli enti
gestori della viabilità stradale, data l'estensione e la
frequenza del fenomeno, è opportuno".
"In alcuni casi è possibile individuare delle tracce, dei
percorsi battuti dagli esemplari della fauna selvatica, in quanto
risultano abbastanza abitudinari negli spostamenti. Lo stesso
metodo - conclude il consigliere - è stato utilizzato anche nelle
vicine Slovenia e Austria".
ACON/COM/fa