Fondazione Aquileia: rimane in sospeso mozione su Zanardi Landi
(ACON) Trieste, 18 feb - La due giorni di lavori del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro
Zanin e riunito in presenza a Trieste, si è conclusa con la
discussione generale dedicata alla mozione 213, relativa alla
presidenza della Fondazione Aquileia e all'eventualità di porre
in atto azioni mirate a persuadere il presidente dimissionario,
ambasciatore Antonio Zanardi Landi, affinché riveda la sua
decisione e mantenga l'incarico.
Il documento era stato presentato dal consigliere regionale
Emanuele Zanon (Regione Futura) che ora approfitterà della
sospensione per valutare se ripresentare la mozione
nell'immediato futuro per ottenere il voto dell'Aula oppure
ritirarla come richiesto da alcuni consiglieri e anche
dall'assessore regionale a Cultura e Sport, Tiziana Gibelli, che
per una questione temporale la ha definita come "non solo
intempestiva, ma ormai anacronistica".
Zanon, al termine della seduta, ha anche sottolineato di essere
disposto al ritiro qualora il governatore del Fvg, Massimiliano
Fedriga, irraggiungibile in quel momento, fosse disposto ad
assecondare la richiesta "di convocare Zanardi Landi per
interloquire con lui, cercando di farlo recedere dalla decisione".
In sede di presentazione, inoltre, lo stesso Zanon aveva definito
la mozione "un po' intempestiva", aggiungendo però che
"considerato l'alto profilo professionale e l'autorevolezza di
Zanardi Landi, ideale per promuovere Aquileia anche a livello
internazionale, è necessario verificare se esistano ultriori
margini di ritrattazione".
La discussione è stata aperta da Franco Iacop (Pd) che ha
ipotizzato "alla luce degli importanti risultati ottenuti, che si
sia verificato un problema di incomunicabilità rispetto una
funzione così importante, visto che a quattro mesi dalle
dimissioni non abbiamo ancora un nuovo presidente". Il
consigliere regionale Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia),
chiedendo di aggiungere alla mozione anche le firme del suo
Gruppo, ha auspicato che "questo argomento così delicato non sia
del tutto chiuso. Ribadisco l'importanza di un tentativo per
trattenere il presidente che, forse, si era reso conto di non
avere il sostegno necessario".
Ancora in casa dem, Mariagrazia Santoro ha evidenziato come "un
dibattito così tardivo diventa inutile. Il tema andava trattato
nei tempi giusti per una vicenda non molto chiara che pone un
problema di prospettiva". Anche il forzista Franco Mattiussi ha
auspicato il ritiro, ma in questo caso perché "un'eventuale
votazione non unanime creerebbe ulteriori divisioni qualora si
potesse riaprire un dialogo che, onestamente, non vedo. Zanardi
Landi ha svolto fatto un grande lavoro, ma dobbiamo guardare
avanti, perché ad Aquileia ci sono risorse da investire".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha definito "una grave perdita
il fatto di non aver cercato di ricucire la frattura alcuni mesi
or sono. Bisogna comunque riportare la Fondazione a una rapida
normalità gestionale e amministrativa, perché ne va della
reputazione del Fvg". Cristiano Shaurli (Pd), infine, ha
evidenziato che "questa mozione arriva a babbo morto. Come
esponente del Partito democratico ringrazio Zanardi Landi per il
suo lavoro, dopo che questa Maggioranza ha fatto sì che non sia
più nel ruolo che ricopriva positivamente. Spero che, quanto
prima, arrivi una figura altrettanto autorevole".
L'assessore Gibelli, dal canto suo, ha rimarcato che "se Zanardi
Landi avesse voluto recedere dopo tutti i mesi a disposizione per
chiedere un incontro al presidente Fedriga, lo avrebbe già fatto.
Non sono mai esistiti disegni a lui contrari, né sono vere le
voci circolate riguardo eventuali sostituti. Invece, posso
confermare - ha concluso - l'interlocuzione sul tema specifico da
parte di Fedriga con il ministro per i Beni e le Attività
culturali, Dario Franceschini: dopo essersi arenata a fine
dicembre per ovvi motivi esterni, riprenderà a breve".
ACON/DB-fc