Trieste Airport: Piccin-Nicoli (FI), agire su Governo per operatività
(ACON) Trieste, 18 feb - "Esercitare un'adeguata pressione nei
confronti del Governo, affinché l'offerta di Ita Spa comprenda
collegamenti da e verso Trieste Airport e, in particolare, con
Roma-Fiumicino, ripristinando in primis i voli ante pandemia".
Lo ribadiscono in una nota i consiglieri regionali Mara Piccin e
Giuseppe Nicoli (FI), riferendosi all'approvazione della mozione
sul tema delle incognite sulla futura offerta di Trieste Airport
da loro presentata insieme al collega di partito Franco Mattiussi.
"Inoltre, monitorare l'effettiva ripresa dell'offerta di voli di
Trieste Airport, rapportandosi con la società che gestisce
l'aeroporto - aggiungono gli esponenti forzisti - ed,
eventualmente, con le compagnie aeree di riferimento. Infine, per
completare i tre impegni presi dalla Giunta Fedriga, porre in
essere tutte le azioni necessarie al sostegno della ripresa del
traffico passeggeri relativo allo scalo aeroportuale regionale e
all'efficienza della sua intermodalità".
Un emendamento portato in Aula dagli stessi consiglieri di Forza
Italia ha inoltre "modificato l'intero impianto originario della
mozione che, in origine (era luglio 2020), chiedeva il semplice
ripristino dei voli Alitalia da e per la Capitale.
L'aggiornamento - spiega Piccin, prima firmataria - tiene conto
del sostanziale azzeramento dei voli nella seconda fase della
pandemia, nonché della nascita di Ita e dello stallo
determinatosi nell'effettivo avvio dell'operatività della stessa
newco, chiamata a raccogliere l'eredità di Alitalia con un
previsto stanziamento di 3 miliardi di euro pubblici".
"Il nostro aeroporto - osserva ancora la consigliera - è
un'infrastruttura sulla quale la Regione Fvg ha creduto molto,
investendo decine di milioni di euro per favorirne la
competitività. Soprattutto realizzando la fermata della ferrovia
Venezia-Trieste, che significa intermodalità e un vantaggio che,
per esempio, non possiede il vicino aeroporto Marco Polo di
Venezia".
"Purtroppo, l'emergenza da Covid-19 ha bloccato l'operatività
dello scalo - conclude Piccin - che nel 2019 aveva conosciuto un
incremento di passeggeri, mentre l'estate scorsa aveva avviato
una difficile ripresa e da novembre si è trovata di nuovo a fare
i conti con un'offerta ridotta ai minimi termini con poche
prospettive positive, almeno per la prima parte di quest'anno.
Dobbiamo fare tutto il possibile per i lavoratori dello scalo,
per i cittadini che vogliono un servizio d'eccellenza e per i
turisti che arrivano in regione".
Nicoli, dal canto suo, aggiunge a fine nota che "serve un
ulteriore sforzo della Regione sulle nostre infrastrutture.
Collegando ulteriormente l'aeroporto con le città del Friuli
Venezia Giulia più lontane, come Pordenone e Udine, nonché unendo
lo scalo al bacino della crocieristica. L'auspicio è quello di
avere una Regione sempre più attenta a questioni strategiche per
lo sviluppo del nostro territorio".
ACON/COM/db