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Trieste Airport: Piccin-Nicoli (FI), agire su Governo per operatività

18.02.2021
19:54
(ACON) Trieste, 18 feb - "Esercitare un'adeguata pressione nei confronti del Governo, affinché l'offerta di Ita Spa comprenda collegamenti da e verso Trieste Airport e, in particolare, con Roma-Fiumicino, ripristinando in primis i voli ante pandemia".

Lo ribadiscono in una nota i consiglieri regionali Mara Piccin e Giuseppe Nicoli (FI), riferendosi all'approvazione della mozione sul tema delle incognite sulla futura offerta di Trieste Airport da loro presentata insieme al collega di partito Franco Mattiussi.

"Inoltre, monitorare l'effettiva ripresa dell'offerta di voli di Trieste Airport, rapportandosi con la società che gestisce l'aeroporto - aggiungono gli esponenti forzisti - ed, eventualmente, con le compagnie aeree di riferimento. Infine, per completare i tre impegni presi dalla Giunta Fedriga, porre in essere tutte le azioni necessarie al sostegno della ripresa del traffico passeggeri relativo allo scalo aeroportuale regionale e all'efficienza della sua intermodalità".

Un emendamento portato in Aula dagli stessi consiglieri di Forza Italia ha inoltre "modificato l'intero impianto originario della mozione che, in origine (era luglio 2020), chiedeva il semplice ripristino dei voli Alitalia da e per la Capitale. L'aggiornamento - spiega Piccin, prima firmataria - tiene conto del sostanziale azzeramento dei voli nella seconda fase della pandemia, nonché della nascita di Ita e dello stallo determinatosi nell'effettivo avvio dell'operatività della stessa newco, chiamata a raccogliere l'eredità di Alitalia con un previsto stanziamento di 3 miliardi di euro pubblici".

"Il nostro aeroporto - osserva ancora la consigliera - è un'infrastruttura sulla quale la Regione Fvg ha creduto molto, investendo decine di milioni di euro per favorirne la competitività. Soprattutto realizzando la fermata della ferrovia Venezia-Trieste, che significa intermodalità e un vantaggio che, per esempio, non possiede il vicino aeroporto Marco Polo di Venezia".

"Purtroppo, l'emergenza da Covid-19 ha bloccato l'operatività dello scalo - conclude Piccin - che nel 2019 aveva conosciuto un incremento di passeggeri, mentre l'estate scorsa aveva avviato una difficile ripresa e da novembre si è trovata di nuovo a fare i conti con un'offerta ridotta ai minimi termini con poche prospettive positive, almeno per la prima parte di quest'anno. Dobbiamo fare tutto il possibile per i lavoratori dello scalo, per i cittadini che vogliono un servizio d'eccellenza e per i turisti che arrivano in regione".

Nicoli, dal canto suo, aggiunge a fine nota che "serve un ulteriore sforzo della Regione sulle nostre infrastrutture. Collegando ulteriormente l'aeroporto con le città del Friuli Venezia Giulia più lontane, come Pordenone e Udine, nonché unendo lo scalo al bacino della crocieristica. L'auspicio è quello di avere una Regione sempre più attenta a questioni strategiche per lo sviluppo del nostro territorio". ACON/COM/db



Giuseppe Nicoli (FI)