Omofobia: M5S, mozione a Fedriga su caso consigliere Tuiach
(ACON) Trieste, 19 feb - "Verificare la sussistenza di
possibili cause di sospensione e successiva rimozione del
consigliere comunale Fabio Tuiach". È la richiesta che - come si
legge in una nota - i gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle in
Consiglio regionale e comunale di Trieste avanzano al presidente
della Regione, Massimiliano Fedriga, attraverso una mozione, dove
si esprime inoltre "solidarietà a tutte le persone che si siano
sentite offese dalle dichiarazioni" fatte dallo stesso Tuiach sui
canali social, commentando l'aggressione subita da un attivista
Lgbt.
"L'articolo 40 della legge 142/1990, anche applicabile nella
nostra regione - è spiegato nella mozione -, prevede che il
sindaco, i presidenti dei consorzi e delle comunità montane, i
componenti dei consigli e delle giunte e i presidenti dei
consigli circoscrizionali possano essere rimossi quando compiano
atti contrari alla Costituzione, per gravi e persistenti
violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico. In
attesa del decreto di rimozione, e in presenza di motivi di grave
e urgente necessità gli stessi amministratori possono essere
sospesi. La competenza ad assumere i provvedimenti di rimozione
spetta, nel Friuli Venezia Giulia, al Presidente della Regione su
conforme deliberazione della Giunta regionale".
"Abbiamo deciso di presentare questa mozione perché la misura è
colma - si legge ancora nella nota dei Cinque Stelle - Sono anni
che leggiamo post del consigliere Tuiach, sempre contro le
persone appartenenti al mondo Lgbt: non si può più rimanere a
guardare e limitarsi a stigmatizzare ogni volta che accade.
Riteniamo sia ora che chi ne ha il potere, lo eserciti e valuti
di applicare la norma che indichiamo. Definendo le persone
omosessuali con termini offensivi, Tuiach non mantiene quel
decoro che dovrebbe essere proprio di un membro delle istituzioni
- sottolineano ancora gli esponenti M5S -. La libertà di
espressione non deve travalicare il limite della dignità altrui,
per questo riteniamo necessario un intervento fermo ed esemplare
che rientra nelle potestà del Presidente della Regione".
ACON/COM/fa