Grande Guerra: Zanin, codici QR ridanno volto e storia a tante vittime
(ACON) Doberdò del Lago (Go), 19 feb - "Questa meritevole
iniziativa attribuisce finalmente una voce, un volto e una storia
personale a tutti i caduti ricordati sulla lapide, restituendo
loro una piccola parte di quanto sacrificato con il loro valore.
Si tratta di un gesto innovativo e caratterizzato da un alto
significato simbolico, testimonianza che il mondo non può e non
deve soltanto prendere, ma anche ricordarsi di dire grazie".
Lo ha sottolineato oggi al Centro visite Gradina di Doberdò del
Lago (Gorizia), il presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, intervenendo alla cerimonia di
deposizione di una corona ai piedi della lapide dedicata alla
memoria dei caduti della Grande Guerra. Contestualmente, inoltre,
è stato inaugurato un progetto collegato all'installazione di
sofisticati codici QR che, grazie al contributo delle famiglie
dei soldati, consentono ora di ricostruire il volto e la storia
personale di ogni singola vittima.
"Ho aderito con grande commozione a questo invito, collegato a
una semplice ma significativa iniziativa. Gli organizzatori, in
questo modo, offrono alle future generazioni - ha aggiunto il
presidente del Cr Fvg - un modo per comprendere i fatti cruenti
che si sono svolti su queste stupende terre. Al tempo stesso,
viene espresso un segno profondo nei confronti di coloro i quali,
proprio qui, hanno sacrificato la propria vita".
Il progetto è stato realizzato dall'Associazione culturale di
Storia militare Onlus e, attraverso il lavoro del presidente
Roberto Machella, ha trovato spazio nell'ambito del Military
Historical Center (Mhc). Ai primi nominativi già collocati sul
marmo, inoltre, verranno progressivamente aggiunti tutti quelli
che sarà possibile individuare.
A inizio cerimonia, il vicesindaco di Doberdò, Vlasta Jarc, ha
evidenziato che "questa targa commemorativa ci consente di
ricordare il sacrificio di tutti questi giovani. Simbolicamente,
però, ricordiamo i caduti di tutte le guerre, auspicando di poter
conservare la pace e la convivenza pacifica tra i popoli".
Il generale Michele Ladislao, coordinatore regionale
dell'Associazione Nazionale Carabinieri, ha invece rimarcato "un
percorso che consente di aumentare la lista dei soldati
identificati, grazie a elementi che arricchiscono la loro vita e
la loro memoria. Abbiamo tanti morti che ci guardano e ci
chiedono un profondo impegno".
"Serve uno sforzo comune per superare quanto ci divide e
recuperare, invece, quello che ci tiene uniti. Le guerre - ha
ribadito Zanin - sono state sempre raccontate dai grandi
condottieri, dagli Stati maggiori e dalla politica, ma troppo
spesso nessuno si è soffermato su chi, realmente e in maniera
umile, era stato strappato dalla propria famiglia per essere
mandato a centinaia di chilometri di distanza per difendere la
patria. Lo hanno fatto restando sconosciuti e senza la
possibilità di ottenere il meritato ringraziamento, perché la
loro giovane vita si è consumata nel breve volgere di poche ore".
"La possibilità di omaggiare tutti loro - ha concluso il
presidente dell'Aula - testimonia alle loro famiglie che esistono
uno Stato e una comunità che li ricordano, fissando sulla pietra
i loro nomi e le loro storie, affinché rimangano nel cuore e
nella carne di questo Paese".
ACON/DB-fc