Salute: in III Comm dibattito su petizione per medico di base Aquileia
(ACON) Trieste, 23 feb - Il medico di base è andato in pensione
già due anni fa, ma non è stato ancora possibile sostituirlo.
Arriva da Aquileia la petizione discussa oggi nella seduta della
III Commissione, convocata in modalità telematica dal presidente
Ivo Moras (Lega).
Ma il problema riguarda molti territori e ha alimentato un ampio
dibattito sfociato nell'intervento di Riccardo Riccardi,
vicegovernatore con delega alla Salute, che ha sottolineato gli
stringenti paletti dell'accordo quadro nazionale, sui quali la
Regione non può avere voce in capitolo. La discussione in ogni
caso avrà un seguito in quanto il presidente Moras ha annunciato
in tempi brevi una riunione di commissione tutta dedicata al tema
della medicina generale.
"La petizione - ha spiegato Luisa Contin, che è consigliera
comunale ad Aquileia e prima firmataria dell'appello - nasce da
una mia mozione approvata all'unanimità. Dopo il pensionamento
del medico c'era stata la disponibilità di un altro
professionista al di fuori dell'ambito territoriale, ma non è
stata accolta alla luce della normativa. Poi però sono state
concesse deroghe alla luce delle stesse norme. Chiediamo - ha
concluso Contin - che si possano organizzare i bandi con maggiore
frequenza e che si possa scorrere la graduatoria quando un
professionista rinuncia all'incarico".
"E' un problema annoso - ha confermato il sindaco di Aquileia,
Emanuele Zorino - e noi come Comune abbiamo cercato soluzioni
alternative per venire incontro agli assistiti. E' chiaro però
che il tema non riguarda solo noi e va affrontato a un livello
più alto. Ne ho parlato più volte con l'assessore Riccardi, che
ci è sempre stato vicino".
Tutti i consiglieri intervenuti hanno apprezzato i contenuti
della petizione. "Mi chiedo anch'io - ha detto Andrea Ussai (M5S)
- perché i bandi per le zone carenti vengano emanati solo una
volta all'anno. Problemi simili ci sono a Prosecco, Dolina, Farra
d'Isonzo". "Il tema - ha aggiunto Mariagrazia Santoro del Pd - è
capire se ci siano paletti fermi e invalicabili a livello
nazionale, e se la Regione abbia margini di flessibilità. Sarebbe
opportuno ad esempio usare una graduatoria a scorrimento in caso
di rinuncia del primo assegnatario".
Proposte condivise da Walter Zalukar, consigliere del Gruppo
Misto, e da Simona Liguori (Cittadini), che ha sottolineato come
"stia andando in pensione un'intera generazione di medici di
base". Di "tema ricorrente" ha parlato anche Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg), mentre Alfonso Singh (Lega) ha posto il problema
dell'eccessivo numero di pazienti per ogni medico.
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi ha innanzitutto promesso ai
firmatari della petizione di approfondire il tema delle deroghe
che non sarebbero state applicate ad Aquileia: "A me non risulta,
ma verificherò e se è possibile me ne farò carico. Il tema di
fondo, però - ha spiegato Riccardi - è che la Regione non può
intervenire sull'accordo collettivo nazionale dal quale derivano
diversi vincoli, tra i quali la possibilità di fare un solo bando
all'anno. E bisogna sempre ricordarsi che il medico di base è un
libero professionista e non è possibile imporgli nulla. Torniamo
allora all'accordo nazionale, che tutti gli assessori regionali
hanno chiesto al Ministro di modificare".
ACON/FA