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Covid: Riccardi in III Comm, virus frena ma preoccupa variante inglese

23.02.2021
16:14
Moras prevede incontri settimanali per fare il punto-pandemia

(ACON) Trieste, 23 feb - In Friuli Venezia Giulia il Covid sta lentamente rallentando, ma la guerra al virus è destinata a durare ancora a lungo. Anche a causa della variante inglese e delle altre mutazioni "che sono il problema del momento". È questa la considerazione generale che il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha trasmesso ai consiglieri della III Commissione con una lunga e dettagliata relazione sull'andamento dell'epidemia.

Riccardi ha utilizzato le tabelle per mettere in evidenza tutti i numeri-chiave. Sono emersi ad esempio una significativa riduzione dei ricoveri e un lento calo dei contagi nei primi venti giorni di febbraio, con un andamento disomogeneo nelle quattro province: la curva è infatti in limitato rialzo nell'area di Udine. Significativi anche i dati sulle fasce d'età, con il vaccino che riduce di molto i contagi tra gli over 85, per effetto delle vaccinazioni, e l'emergere di una fascia di rischio nella prima infanzia (3-5 anni).

L'andamento dei ricoveri, anch'esso in lenta diminuzione come gli altri numeri, secondo il vicegovernatore dovrebbe diventare uno dei parametri decisivi per stabilire le misure restrittive, andando al di là del mero indice Rt. Riccardi ha quindi fornito i numeri relativi ai decessi, agli ingressi in area medica e in terapia intensiva, all'andamento del contagio nelle residenze per anziani e alle vaccinazioni. "Al 22 febbraio - ha detto - abbiamo somministrato 93208 dosi di vaccino, con più di 35mila persone che hanno completato il ciclo e altre 23mila che hanno ricevuto la prima dose".

Numeri confortanti quelli relativi alle adesioni, che hanno superato il 90 per cento tra gli operatori sanitari. Ora l'auspicio è, al netto dei problemi di fornitura di AstraZeneca, è di avere a disposizione il maggior numero possibile di dosi per procedere con personale scolastico (dalla classe 1956 in poi) e forze dell'Ordine.

Non sono mancate le domande da parte dei consiglieri. Ad alcune Riccardi ha risposto subito mentre altre richieste, anche arretrate, verranno esaminate in una seduta specifica il prossimo 10 marzo, come ha annunciato il presidente della III Commissione, Ivo Moras, che ha anche intenzione di convocare dalla fine di marzo riunioni a cadenza settimanale per fare il punto sui contagi e consentire un più frequente scambio di vedute tra consiglieri e assessore.

Antonio Lippolis (Lega) ha comunque chiesto e ottenuto informazioni sulla variante inglese. "Tema preoccupante", gli ha risposto Riccardi che ha ricordato il focolaio in provincia di Gorizia (con 5 casi) e l'incidenza stimata al 20 per cento finora nei campioni analizzati in regione. Il vicegovernatore ha poi condiviso l'opinione di Franco Iacop (Pd) sull'opportunità di far vaccinare le persone fragili dai medici di base, ma ha spiegato che "l'idea di buon senso si scontra con problemi organizzativi legati alla conservazione dei vaccini".

A Mariagrazia Santoro (Pd), Andrea Ussai (M5S) e Walter Zalukar (Misto), che gli chiedevano lumi sul piano vaccinale regionale e sui piani pandemici, Riccardi ha fatto notare che "non ci sono particolarità da raccontare, il piano è quello nazionale del ministro Speranza". Risposta puntuale è arrivata anche a Furio Honsell (Open), che chiedeva informazioni sulla nomina del direttore del Dipartimento di prevenzione a Udine: "Mi risulta che sia in corso di svolgimento un bando, alla fine avremo il direttore". Replica positiva anche a Iacop che chiedeva informazioni sullo sviluppo del progetto telemedicina: "Il caso dogana è stato risolto, il materiale è arrivato ed è in corso di distribuzione". ACON/FA-fc



Il presidente della III Commissione, Ivo Moras (Lega)