Sicurezza: Iacop (Pd), dialogo sacrificato su riforma polizia locale
(ACON) Trieste, 24 feb - "Sull'altare delle necessità
dell'assessorato alla Sicurezza è stato sacrificato ancora una
volta il dialogo, negando possibili audizioni con Anci, piccoli
Comuni e i portatori di interesse del settore per la riforma
della polizia locale".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Franco Iacop
(Pd), prendendo la parola il giorno successivo alla seduta della
V Commissione permanente nel corso della quale "la Maggioranza ha
bocciato la proposta di audizioni per la legge sulla riforma
della polizia locale".
"Questo dimostra - aggiunge l'esponente dem - quanto l'assessore
regionale Pierpaolo Roberti preferisca essere assecondato dalla
sua maggioranza, senza pareri esterni, piuttosto che approfondire
il confronto con tutti i portatori di interesse per una riforma
che toccherà tutte le Amministrazioni della nostra Regione".
"La polizia locale - specifica Iacop - è parte importante dei
servizi delle Amministrazioni locali e rappresenta il tipo di
rapporto che l'Ente locale vuole avere con i suoi cittadini. Non
voler approfondire meglio la materia, come dimostrato ieri con il
voto contrario della Maggioranza alla nostra proposta di
audizioni, dimostra ancora una volta che sul tema della sicurezza
la Lega non riesce a staccarsi da un approccio ideologico".
"Pareri esterni avrebbero potuto arricchire il ddl 125,
soprattutto sul rischio di sperequazione - dettaglia ancora la
nota del Partito democratico - tra Comuni di diverse grandezze e
ulteriori necessità di aggregazione per il mantenimento del
livello ottimale di servizio, oltreché per la pretestuosità di
articoli come quello che tira in ballo gli steward e la
codificazione della partecipazione civica".
"Ancora una volta, quindi, si è persa un'utile occasione di
confronto sul tema della coerenza tra l'organizzazione
istituzionale del sistema degli Enti locali e l'esercizio di
preminenti funzioni locali, quali quella della polizia locale.
Questa risulta essere una visione centralistica - conclude Iacop
- che porta a un'idea dell'attività della polizia locale che,
attraverso distretti, servizi e specializzazioni, si svincola
dalla caratteristica locale per assumere funzioni simili ai corpi
di pubblica sicurezza statale".
ACON/COM/db