Garante diritti: cyberbullismo, boom reati ma c'è l'antidoto dei film
(ACON) Trieste, 24 feb - I numeri sono implacabili: l'aumento
dei casi di cyberbullismo - e più in generale dei reati connessi
all'uso di Internet - è uno degli effetti collaterali della
pandemia. E allora non resta che continuare a combattere la buona
battaglia della prevenzione. Anche utilizzando il linguaggio
delle immagini, quello più vicino al mondo dei giovani.
È questo il messaggio che emerge dall'incontro organizzato oggi
dal Garante regionale dei diritti della persona, Paolo Pittaro, e
seguito on line da quasi duecento persone, tra rappresentanti di
associazioni e portatori di interessi. Un webinar dal contenuto
innovativo, che ha coinvolto le mediateche del Friuli Venezia
Giulia e mostrato due spezzoni di film in grado di aiutare i
formatori a educare i più giovani al rispetto di ogni diversità.
Introducendo il dibattito, Piero Mauro Zanin ne ha subito messo a
fuoco gli argomenti: "La pandemia ha cambiato la società - ha
detto il presidente del Consiglio regionale - e nel momento della
ripartenza dovremo confrontarci sempre di più con problemi come
le truffe informatiche, il rischio dell'usura che incombe sulle
piccole attività commerciali, lo sviluppo del cyberbullismo
parallelo al maggior uso e al potenziamento delle piattaforme
informatiche. Perché quando non ci si vede in faccia - ha
osservato ancora Zanin - un certo tipo di aggressione diventa più
facile, con la possibilità di nascondersi dietro un cellulare o
una piattaforma". Il presidente si è detto preoccupato anche per
gli effetti della didattica a distanza, "una limitazione della
socialità e delle relazioni che, accompagnata dall'impossibilità
di fruire di arte e spettacoli, credo possa avere conseguenze
negative in termini di violenza tra pari, effetti che andranno
monitorati".
È toccato poi al presidente dell'organismo di garanzia, Paolo
Pittaro, illustrare il quadro giuridico delle norme su bullismo e
cyberbullismo, con una riflessione su un recente caso di cronaca
in cui la vittima dell'aggressione temeva lo scherno dei suoi
compagni, "un tipico esempio di solidarietà alla rovescia, verso
i bulli e non verso la persona offesa". Facendo invece
riferimento alla tragedia della ragazzina morta dopo una "sfida"
sui social, Pittaro ha invitato il mondo degli adulti ad aiutare
i giovani a distinguere tra mondo reale e mondo digitale.
Introdotti da Raffaella Canci, responsabile del Sistema regionale
delle Mediateche e coordinatrice della mediateca La Cappella
Underground di Trieste, Paolo Antonio D'Andrea da Pordenone e
Giulia Cane da Udine hanno proposto e commentato spezzoni di film
che possono diventare strumenti didattici - particolarmente utili
agli insegnanti - nella lotta al bullismo.
D'Andrea, di Cinemazero, ha parlato della pellicola americana
"Tuo, Simon" di Greg Berlanti, mentre Cane ha mostrato frammenti
di "Un bacio" di Ivan Cotroneo, film tra l'altro girato a Udine.
Ricco di spunti anche l'intervento di Manuela De Giorgi,
dirigente della Polizia postale del Fvg, che ha dato una
dimensione numerica ai problemi: "Nell'ultimo anno i reati
connessi a Internet sono aumentati del 77 per cento - ha spiegato
- con punte del 130 per cento nella pedopornografia on line, con
vittime purtroppo sempre più giovani. Cresce anche il fenomeno
delle incitazioni all'odio: in Rete queste parole si moltiplicano
e diventano virali".
Daniele Fedeli, docente di pedagogia a Udine e autore di numerose
pubblicazioni sui disturbi del comportamento, ha invitato il
mondo degli adulti "a non colpevolizzare la Rete" aiutando i
ragazzi a "integrare i due mondi nel modo corretto. Perché loro
li vivono in maniera integrata: parlano online di quel che
succede offline e offline di quel che hanno visto online".
Michele Penta, presidente dell'Osservatorio regionale antimafia,
ha concluso l'incontro soffermandosi sul principio di legalità
come collante indispensabile per la sopravvivenza di una
comunità: "E' lo strumento più efficace di prevenzione dai rischi
che minacciano la pacifica convivenza".
ACON/FA-fc
Paolo Pittaro, Garante regionale dei diritti della persona
Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale
Raffaella Canci, coordinatrice del Sistema regionale delle Mediateche del Friuli Venezia Giulia