Giovani imprenditori: ok unanime VI Comm a nuovi criteri contributi
(ACON) Trieste, 25 feb - La VI Commissione consiliare,
presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) e riunita in
modalità telematica, ha espresso parere favorevole all'unanimità
alla delibera della Giunta regionale Fvg che va a modificare il
regolamento concernente i criteri e le modalità per la
concessione di contributi a sostegno di progetti di imprenditoria
giovanile.
Introdotta dall'assessore regionale alle Attività produttive,
Sergio Emidio Bini, l'approvazione preliminare delle variazioni
in esame è arrivata dopo gli interventi dei consiglieri Chiara Da
Giau (Pd) e Mauro Bordin (Lega) che si sono comunque limitati a
chiedere dettagli riguardo specifiche tematiche.
Le variazioni del regolamento riguarderanno esclusivamente le
domande presentate nel 2019, per le quali l'assessore Bini ha
segnalato due elementi principali: "Innanzitutto, consentire a
chi ha presentato regolare domanda di contributo, ma senza avere
ancora presentato la rendicontazione, di avere a disposizione 6
mesi di tempo e non più 60 giorni".
"Inoltre, viene offerta la possibilità di mantenere il contributo
- ha spiegato Bini - anche qualora il progetto originario
risultasse leggermente difforme rispetto l'originale, magari a
causa di spese necessarie per far fronte alle esigenze di
sicurezza sorte davanti alla pandemia". Come, per esempio, la
realizzazione di opere di distanziamento sociale o l'acquisto di
dispositivi Dpi, di macchinari per la sanificazione e la
disinfestazione, di hardware e software per garantire la
sicurezza sociale.
Nello specifico, le modifiche descritte interessano 105 domande:
21 inoltrate a Pordenone, 56 a Udine, 8 a Gorizia e 20 a Trieste.
Tra le altre variazioni introdotte, l'opportunità di firmare le
documentazioni (causa carenza di informatizzazione da parte di
alcuni candidati) anche in formato cartaceo e non solo
digitalmente, salvo presentazione del documento di identità.
Infine, viene modificata la definizione di microcredito con
importo incrementato da 25mila a 40mila euro.
L'assessore ha portato all'attenzione dei commissari anche
l'andamento dei bandi 2017 e 2019: "Nel primo caso, sono state
finanziate 170 domande per un totale di 2 milioni e 171mila euro
di contributi. Solo 8, tutte giunte da Gorizia, risultano non
finanziate. Nel secondo, invece, quelle finanziate state 84 per
circa due milioni di euro complessivi, ma con una carenza di
risorse per un milione e 170mila euro ai fini della copertura
totale. Ricordo, tuttavia, che la dotazione è stata aumentata di
ulteriori 500mila euro attraverso l'ultima Stabilità".
Il bando per l'imprenditoria giovanile è stato significativamente
riformato anche con l'articolo 25 della recente SviluppoImpresa
che prevede incentivi a favore di start up guidate da
imprenditori under 40, a vantaggio di spin off della ricerca, di
spese di primo impianto o di investimento, nonché per servizi
forniti da centri di co-working. Per questa linea sono stati
stanziati 2 milioni e mezzo di euro per il 2021 e un milione per
l'esercizio 2023.
Nel corso della discussione generale, la consigliera dem Da Giau
ha ottenuto chiarimenti riguardo l'uso della firma digitale e
della Posta elettronica certificata (Pec) che ora, attraverso
l'opportunità della sigla cartacea, risultano non essere più
un'opzione esclusiva che, secondo Bini, avrebbe costretto il
rigetto di troppe domande.
Il leghista Bordin, invece, ha auspicato il reperimento di nuovi
fondi per scorrere ulteriormente le graduatorie delle domande
inevase, ottenendo conferma che tale opzione sarà oggetto di
attenta valutazione.
ACON/DB