Pari opportunità: storie di grandi donne del Fvg tra cultura e arte
(ACON) Trieste, 25 feb - Innovatrici e coraggiose, autorevoli
intellettuali e preparate ricercatrici, incredibili visionarie
dietro l'obiettivo e vulcaniche organizzatrici dietro una
scrivania. Tutte unanimemente riconosciute, anche all'estero,
come donne indiscutibilmente grandi. Tutte, nel mondo della
cultura e dell'arte, come in quelli della politica, dell'etica e
della storia, orgoglio indiscusso del Friuli Venezia Giulia.
La Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna
(Crpo Fvg), presieduta da Dusy Marcolin, ha archiviato il terzo e
ultimo appuntamento con la rassegna Iniziamo da Noi - Una storia
di donne della regione Friuli Venezia Giulia.
Un'iniziativa in videoconferenza, ancora una volta caratterizzata
da una notevole partecipazione, concretizzata dal gruppo di
lavoro Azioni positive e progetti, cultura e linguaggi, al cui
invito avevano aderito 11 associazioni regionali per il supporto
al mondo femminile del territorio e che hanno proposto
altrettante figure di donne meritevoli.
Donne forti, capaci di lasciare il segno; donne del passato e del
presente che saranno presto inserite insieme a tante altre
nell'Archivio della memoria per offrire un esempio alle giovani
generazioni
Dopo aver già approfondito i temi del contrasto alla violenza e
del sostegno alla salute delle donne e quello legato a etica,
storia e politica delle donne, il sipario è dunque calato con un
focus sugli straordinari risultati ottenuti dalle donne regionali
nella cultura e nell'arte. Ambiti nei quali Annamaria Percavassi
e Marisa Ulcigrai hanno costituito e costituiscono tuttora
riferimenti imprescindibili.
L'evento, moderato dalla giornalista Gioia Meloni, ha visto il
saluto iniziale della presidente Marcolin che ha espresso la sua
soddisfazione "perché il nostro obiettivo è stato raggiunto.
Abbiamo sollecitato il territorio e, nonostante la pandemia, le
risposte sono state massicce. Anche oggi ricorderemo grandi
profili, esempio di tenacia, scelte forti, resilienza e
solidarietà". Al suo fianco Magda Gruarin, prima ideatrice della
rassegna, e Fulvia Raimo che ha introdotto i lavori.
Senza confini la storia di Annamaria Percavassi che, ormai
scomparsa, era stata tra i fondatori di Cappella Underground,
Alpe Adria Cinema e Trieste Film Festival. La sua storia è stata
ripercorsa da Monica Goti (presidente dell'Associazione Alpe
Adria Cinema) che ha ricordato come "Annamaria ha sempre
coinvolto le donne, le loro idee e le loro iniziative. Il suo
progetto culturale ha portato alla scoperta di talenti e autori
poco noti, offrendo grande spazio alla cultura dell'Est".
Unica rappresentante italiana in assoluto ai festival dell'ex
Jugoslavia, è stata ricordata da Nicoletta Romeo (codirettrice
artistica di Tff) come "una pioniera, grande signora del cinema,
alla quale siamo tutte debitrici. Il suo ultimo desiderio, il più
grande, era stato quello di riunire tutte le associazioni a lei
care nella Casa del cinema, poi a lei dedicata".
Introdotta invece dalla collaboratrice Francesca Torossi, la
fotografa e docente Marisa Ulcigrai ha fondato nel 2008
l'Associazione Fotografaredonna di Trieste, aperta "a tutte le
cultrici dell'arte per promuovere la creatività femminile
attraverso una visione non convenzionale e mai mercificata della
donna".
Le innumerevoli iniziative, tra wokshop e seminari, sono state
raccontate dalla stessa Ulcigrai che ha vissuto ed esposto per
anni a New York City. Il suo obiettivo, insieme a quello dei suoi
allievi, vuole "superare gli stereotipi, sostituendo le donne
finte e manipolate con quelle reali. Anche i nostri laboratori
scolastici - ha sottolineato - lavorano su questo aspetto". Nel
suo futuro immediato c'è un volume dedicato alla toponomastica
femminile a Trieste e provincia, dove gli uomini appaiono in una
percentuale incredibilmente superiore, proseguendo anche con il
suo parallelo impegno per garantire rispetto e una corretta
immagine agli emarginati.
ACON/DB-fc