Sicurezza: da V Comm via libera a ddl Roberti su polizia locale
(ACON) Trieste, 25 feb - La maggioranza compatta da una parte,
le Opposizioni dall'altra. Il via libera della V Commissione al
disegno di legge su sicurezza e polizia locale, pronto ad
approdare in Aula mercoledì 3 marzo, è arrivato al termine di un
dibattito di quasi cinque ore che non è riuscito a limare la
differenza di vedute su un tema politicamente sensibile.
L'assessore regionale ad Autonomie locali e Sicurezza, Pierpaolo
Roberti - che ha risposto puntualmente alle numerose richieste di
precisazione da parte dei consiglieri, anche accettandone alcuni
suggerimenti e riformulazioni - ha ribadito la filosofia della
nuova norma che, aggiornando la precedente legge 9 del 2009,
introduce il concetto di sicurezza partecipata, riconosce la
funzione sociale del controllo di vicinato, auspica politiche
integrate per la sicurezza e istituisce un Osservatorio regionale
sulla sicurezza urbana.
Uno dei concetti chiave è "disciplinare qualcosa che esiste a
prescindere dalla nostra volontà", come ha detto Roberti facendo
riferimento ai gruppi di controllo che sorgono spontaneamente sui
social network. "Perché solo nel momento in cui li discipliniamo
- ha proseguito l'assessore - possiamo esercitare un controllo".
"E la sicurezza sussidiaria - ha sottolineato Roberti in un
altro momento del dibattito - significa attività aggiuntiva e non
sostitutiva, non vogliamo certo esternalizzare i compiti della
polizia locale".
"E' un modo per entrare in sintonia - ha aggiunto Antonio
Calligaris della Lega - con una domanda di sicurezza diffusa.
Finalmente vengono nominate esplicitamente le associazioni d'Arma
e delle forze dell'Ordine: qualcuno ha forse paura dell'ex alpino
o dell'ex carabiniere?". Anche Mauro Di Bert di Progetto Fvg/Ar
("Giusto incentivare chi fa deterrenza come ad esempio i vigili
notturni, perché la sicurezza è soprattutto percezione") e
Lorenzo Tosolini della Lega sono intervenuti per esprimere
apprezzamento verso le risposte del ddl 125 a questi bisogni.
Ragionamenti che non sono riusciti a superare l'aperta diffidenza
di Pd, Open Sinistra Fvg e in parte anche del Movimento Cinque
Stelle, che pure alla fine ha scelto l'astensione nel voto finale
sul provvedimento. Opposizioni preoccupate, innanzitutto, dalla
prospettiva che le nuove norme possano in qualche modo
"istituzionalizzare le ronde", come ha detto Ilaria Dal Zovo
(M5S): "Bisogna specificare bene il perimetro e stabilire cosa
queste persone possono fare o non fare".
"Qui si introduce il principio di sicurezza sussidiaria - ha
ricordato il dem Franco Iacop - anche da parte di privati,
integrativa e complementare alla sicurezza urbana. E
complementare significa che si può agire in luogo di altri
soggetti". "Qui iniziano gli articoli che introducono le figure
degli steward, sulle quali sono critico", è stato il riassunto
di Furio Honsell (Open Fvg). Più sfumate, su questo argomento, le
posizioni di Cittadini e Patto per l'autonomia. Tiziano Centis
(Cittadini) ha ad esempio votato a favore dell'articolo 9 "in
quanto credo più alla sicurezza partecipata, con nonni vigili e
carabinieri in congedo ad esempio, che agli steward e ai
vigilantes".
Tra i nuovi organismi, ha fatto molto discutere l'Osservatorio
sulla sicurezza urbana, considerato di fatto inutile da Iacop e
bollato come "propaganda politica" da parte di Honsell "in quanto
si fa di tutta l'erba un fascio parlando di fenomeni di devianza,
emarginazione e bullismo". Mentre l'assessore Roberti ha
assicurato che non c'è alcun intento repressivo e punitivo: "Si
tratta solo di politiche di sicurezza integrata, con l'analisi
dei dati che arrivano dai diversi soggetti in campo".
Iacop ha criticato anche quella che ritiene "una visione
centralistica, con la Regione che detta i criteri per le polizie
locali", anche riguardo al corso-concorso regionale. "Ma quello è
un articolo che va a vantaggio dei piccoli Comuni - gli ha
ricordato Roberti - che hanno le maggiori difficoltà e non
possono permettersi, ad esempio, di fare formazione ai nuovi
agenti".
Un altro tema caldo è quello dei nuclei specializzati nell'ambito
della polizia locale. "Si replica - si è lamentato Iacop -
l'eccesso di specializzazioni che già c'è nelle forze di polizia
statali, con unità cinofile e sommozzatori un po' dappertutto".
"Non è una volontà della Giunta, ma un dato di fatto - ha
replicato Roberti - : ci sono competenze specifiche che vengono
richieste, e solo chi ha un Corpo già strutturato può
specializzare i nuclei. Ora noi con questa legge li metteremo più
facilmente a disposizione dei piccoli Comuni, che magari hanno un
solo agente e non possono svolgere da soli quelle funzioni".
Mauro Capozzella (M5S) ha invece a più riprese paventato
l'incostituzionalità di alcune norme, ritenute in conflitto con
le leggi statali. "Il problema non c'è dopo l'ultima revisione
del testo, siamo sicuri di essere entro i limiti", gli ha
risposto Roberti.
Alla fine è arrivato il parere favorevole a maggioranza sul testo
di legge, con il no di Pd e Open Sinistra Fvg e l'astensione di
M5S, Cittadini e Patto per l'autonomia.
ACON/FA-fc