Cave: Santoro (Pd), a Remanzacco via libera senza ascoltare cittadini
(ACON) Trieste, 1 mar - La Giunta Fedriga approva una delibera
che autorizza alla coltivazione e al riassetto ambientale della
cava di ghiaia denominata San Martino, in Comune di Remanzacco, e
la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) non ci sta.
"Nella pubblicazione 'Amo il Friuli Venezia Giulia' che
l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio
Scoccimarro, sta per distribuire alle scuole - commenta la dem in
una nota - dovrebbe esserci anche la storia della cava di
Remanzacco, per spiegare ai nostri giovani come non si dovrebbero
fare le cose se si vuole difendere l'ambiente e la qualità della
vita".
"Mentre un Governo di larga maggioranza enfatizza l'importanza
della transizione ecologica, qui - prosegue la Santoro - si punta
ancora sulla produzione di ghiaia. La decisione della Giunta
Fedriga, di permettere l'estrazione di quasi un milione di metri
cubi di ghiaia per otto anni dalla cava San Martino, è infatti un
esempio di come le decisioni siano state prese senza coinvolgere
né ascoltare la popolazione. Eppure lo stesso assessore
Scoccimarro, nel 2018, garantiva che non c'era nessun via libera
alla cava di ghiaia e che avrebbe ascoltato comitati e cittadini:
parole al vento".
"Intanto il Piano regionale delle attività estrattive (Prae), a
tre anni dall'insediamento della Giunta di Centrodestra, è ancora
fermo ai contributi delle categorie. Grazie al lavoro dell'ex
assessore Sara Vito - ricorda l'esponente di Centrosinistra - noi
eravamo pronti ad adottare il documento poco prima che finisse la
legislatura. Ma dal ministero dell'Ambiente le osservazioni sono
arrivate troppo tardi, quindi abbiamo passato la mano alla nuova
Giunta. Un senso dell'opportunità, che è mancato, avrebbe
consigliato di evitare di dare nuove concessioni prima che il
nuovo Prae fosse in vigore".
ACON/COM/rcm