Violenza donne: al via progetto Mimosa, farmacie Fvg luogo d'ascolto
(ACON) Trieste, 2 mar - Le donne vittime di violenza potranno
trovare nelle farmacie un luogo di ascolto e di aiuto. È questo
l'obiettivo del Progetto Mimosa, avviato a livello nazionale nel
2014 dall'associazione Farmaciste Insieme con il sostegno di
Fofi, Federfarma e del ministero della Salute, pronto a decollare
anche in Friuli Venezia Giulia grazie al patrocinio della
Commissione regionale per le Pari opportunità (Crpo Fvg).
"Pensiamo - spiega Anna Olivetti, presidente dell'Ordine dei
farmacisti della provincia di Gorizia e coordinatrice regionale
del progetto - alla popolazione che ogni giorno si reca nelle
farmacie e che individua nel farmacista un punto di riferimento
fondamentale. Il progetto si prefigge di aiutare le donne vittime
di violenza che entrano in farmacia, dove potranno trovare un
luogo di ascolto con personale serio e preparato che le accoglie
con professionalità e dà loro un sostegno concreto consegnando
una piccola pubblicazione contenente i riferimenti dei centri
antiviolenza del Friuli Venezia Giulia, oltre ad informazioni
utili per affrontare la situazione di difficoltà. Ad oggi il
progetto - continua Olivetti, che è coadiuvata dalle
coordinatrici provinciali Carla Tavasani per Gorizia, Roberta
Avezzù per Pordenone, Laura Campagna per Trieste e Marzia
Zappetti per Udine - vede coinvolte undicimila farmacie in
tutt'Italia, e ha anche il pregio di fornire dati ai centri
antiviolenza che sono in rete tra loro".
"Le farmacie - commenta Dusy Marcolin, presidente della Crpo -
sono un luogo estremamente frequentato e la disponibilità
dimostrata per aiutare le donne in difficoltà, vittime di
violenza, rappresenta un grande risultato, di cui siamo veramente
orgogliosi. Il personale preparato e motivato - continua Marcolin
- potrà dare i riferimenti dei centri antiviolenza della nostra
regione e soprattutto, con discrezione e professionalità, fornire
le prime informazioni utili per affrontare le situazioni di
difficoltà. Per tutto questo non possiamo che ringraziare
l'importante lavoro del progetto Mimosa".
L'iniziativa ha ricevuto inoltre il sostegno del vicegovernatore
Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e dell'assessore
regionale alla Famiglia, Alessia Rosolen.
Il progetto doveva cominciare a marzo 2020 ma la pandemia ha
frenato la macchina organizzativa e rallentato inevitabilmente i
tempi. Ora però si parte e quanto prima saranno avviati anche i
corsi accreditati Ecm, rivolti al personale delle farmacie, che
sono uno degli aspetti strategici del progetto. I corsi
consentiranno al personale di operare nel massimo rispetto delle
normative e, soprattutto, della sensibilità delle donne vittime
di violenza. "Sarà nostra cura - spiega Anna Olivetti - portarli
a compimento in presenza oppure, se non sarà possibile, in
modalità webinar. Saranno condotti da professori universitari,
rappresentanti dei Centri antiviolenza, rappresentanti delle
forze dell'Ordine e medici, tutti specializzati nel campo della
violenza di genere".
"Da sempre il farmacista è a stretto contatto con situazioni di
forte disagio sociale - osserva ancora la coordinatrice del
progetto - ma spesso mancano gli strumenti di conoscenza per
poter dare indicazioni valide e coordinate alle persone e alle
famiglie in difficoltà. Gli Ordini professionali hanno dunque
cercato la partecipazione delle altre organizzazioni di categoria
e porteranno a compimento la realizzazione dei corsi rivolti ai
colleghi. Con questo progetto tutti i farmacisti del Friuli
Venezia Giulia avranno l'opportunità di offrire alla comunità un
aiuto strutturato e professionalmente all'altezza".
ACON/FA-fc